Giro di prostitute nel Catanzarese, tre arresti

Inchiesta dei carabinieri di Soverato. Gli arresti eseguiti tra Davoli, San Vito sullo Ionio e Rende, sono stati fatti in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura. 50 euro a prestazione in case a luci rosse

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

prostituzione luci rosse

Tre persone sono state arrestate, uno in carcere e due ai domiciliari, dai carabinieri della Compagnia di Soverato con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Gli arresti eseguiti tra Davoli, San Vito sullo Ionio e Rende, sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura.

L’indagine dei militari è stata avviata a maggio del 2022 a seguito del controllo di un escort che ha ammesso di fornire prestazioni sessuali a uomini in cambio di denaro in un appartamento di Davoli. E’ emersa così l’attività illecita posta in essere dai tre indagati ciascuno con ruoli e compiti precisi.

In particolare uno di loro metteva a disposizione l’appartamento affittato e organizzava assieme ad un altro dei tre l’arrivo delle prostitute, la loro collocazione nell’appartamento e l’importo di denaro da chiedere. Il terzo accompagnava le donne all’interno dell’appartamento e riscuoteva l’importo pattuito con loro.

Dalle indagini è emerso inoltre che donne e uomini dediti alla prostituzione giungevano con cadenza settimanale, ogni lunedì, da altre province della Calabria o da altre regioni e venivano accompagnati nell’appartamento.

Si è così potuta ricostruire la rete di procacciamento dei clienti mediante annunci sul web e individuare oltre 70 di loro che, in ogni ora del giorno e della notte si recavano nella casa di appuntamenti, previe intese telefoniche, e consumavano rapporti sessuali pagando 50 euro a prestazione.