Buonvicino (Cosenza), bimba uccisa dal "monossido di carbonio"

Carlomagno

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Buonvicino (Cosenza), bimba Gaia Piccato uccisa dal monossido di carbonioBUONVICINO (COSENZA) – Una bambina di sei anni, Gaia Piccato, è stata trovata morta in casa a Buonvicino, paese dell’Alto Tirreno, in provincia di Cosenza. L’ipotesi degli investigatori, al momento, è che a provocare la tragedia sarebbero state le esalazioni di una stufa.

La bambina era in casa assieme alla madre, Romina Maiolino, 36 anni, che è rimasta intossicata dalle esalazioni. La donna è stata portata in elisoccorso nell’ospedale “Annunziata” di Cosenza, dove é stata ricoverata con prognosi riservata.

Sul posto si sono recati i carabinieri della locale stazione, i sanitari del 118 e il pm di turno della procura di Paola, Maria Camodeca. Ad un primo esame medico legale, pare sia stato il monossido di carbonio il “killer” della piccola Gaia. Sul corpo infatti, non sembra siano stati riscontrati segni di violenza.

A fare la tragica scoperta è stato un parente che ha subito chiamato soccorsi. La madre, da quanto trapelato, pare sia stata trovata senza sensi a causa delle possibili esalazioni. L’intervento dei parenti le avrebbero salvato la vita aprendo subito le finestre e facendo circolare aria nella camera satura di monossido. Per la piccola, purtroppo non c’era niente da fare.

Indagano i carabinieri della compagnia di Scalea per accertare la causa del dramma. La pista al momento più accreditata è quella della tragedia accidentale ma non si escludono altre ipotesi. La madre della bambina, appena si ristabilirà, potrà chiarire meglio dinamiche e circostanze.