Giallo su aereo "caduto" su monti a Scalea. "Un falso allarme"

Carlomagno

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Giallo su un aereo "caduto" su monti a Scalea. "Un falso allarme"SCALEA (COSENZA) – Un velivolo di piccole dimensioni, ma potrebbe trattarsi di un jet militare, sarebbe stato visto precipitare su un costone di montagna tra Scalea e San Nicola Arcella, zona impervia dell’appennino a nord della Calabria. Forze dell’ordine, 118 e vigili del fuoco sono stati impegnati, per diverse ore, nel rintracciare i possibili resti dell’aereo ma senza esito positivo. Al momento, sembra si tratti di un falso allarme.

Più di qualcuno a Scalea avrebbe udito il forte boato di un aereo “supersonico” (caratteristica di aerei militari) e, visto alzarsi sui monti una colonna di fumo, che si ritiene non sia riconducibile a nessun crash, bensì all’incendio di alcune sterpaglie. Scattato immediatamente l’allarme, sono iniziate le ricerche che non hanno dato esito. L’Enav (Ente nazionale per l’aviazione civile), dal canto suo, ha escluso che ci fossero aerei di qualunque tipo in transito sulla zona. L’ente tuttavia non monitora gli aerei militari. Potrebbe trattarsi di un “bang” provocato da caccia supersonici che sorvolano spesso la regione.

Il ricordo di molti, appresa la notizia di Scalea, è subito andato, per la similitudine, al mistero di Ustica e al Mig libico caduto a Castelsilano il 27 giugno 1980 e “ufficialmente” ritrovato il 18 luglio dello stesso anno. Anche 35 anni fa, venne visto un caccia militare volare basso per poi intravedere una colonna di fumo sollevarsi sulle montagne silane, ma ogni segnalazione venne rubricata come “inesistente”. Anche allora vennero fatti dei sopralluoghi “senza esito”.

Successivamente l’area fu circondata e resa inaccessibile dai servizi segreti “deviati”. In realtà il Mig era stato abbattuto la stessa sera della strage di del Dc9 di Ustica dove morirono 81 persone. L’inchiesta del giudice Rosario Priore, sebbene non portò alla verità per via dei despistaggi, accertò che ci fu un duello aereo nel Tirreno. Coloro che abbatterono il mig (l’ex presidente Cossiga rivelò in punto di morte che furono i francesi), ritennero che sul jet viaggiasse il dittatore Gheddafi, nemico giurato dell’Eliseo. Il velivolo era nell’ombra del Dc9, loro spararono un missile ma colpi l’aereo dell’Itavia che cadde nelle acque di Ustica con il suo carico umano. L’aereo libico già crivellato di colpi, precipitò in Sila. Nel giorno del 34esimo anniversario, nel 2014, la Francia diede la sua “disponibilità” a levare il segreto di Stato su Ustica.