Elezioni a Cosenza: vince Occhiuto, sconfitti i fratelli Gentile

Carlomagno

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Elezioni a Cosenza: vince Occhiuto, sconfitti i fratelli Gentile
Mario Occhiuto

Il candidato del centrodestra Mario Occhiuto è stato riconfermato sindaco di Cosenza con una percentuale del 58.96% e oltre 24mila voti. L’architetto cosentino, si è affermato al primo turno in tutta la città trainato dalle sue 15 liste tra cui spiccano Forza Cosenza, civica di Fi, la lista “Occhiuto sindaco”,”Bis” e “Cosenza positiva”, civica del consigliere regionale Fausto Orsomarso in cui gravita l’ex vicesindaco Luciano Vigna. I dati erano ancora parziali nella notte, ma nei comitati pro Occhiuto si è festeggiato a metà spoglio per la “storica” vittoria.

Grande entusiasmo tra i sostenitori del sindaco uscente e molta delusione tra le fila del centrosinistra, in particolare nel Pd, che in questa competizione ha dovuto schierare il consigliere regionale Carlo Guccione come candidato di “fortuna” dopo il ritiro improvviso (e giustificato) del manager dei vip, Lucio Presta.

Una campagna elettorale condotta all’insegna di veleni e colpi bassi tra l’amministrazione uscente e l’opposizione, non priva di “incursioni” giudiziarie in piena campagna elettorale per la vicenda degli appalti cosiddetti “spezzatino”. Per Mario Occhiuto è una grande rivincita dopo la sfiducia operata da 17 consiglieri comunali che si dimisero in massa lo scorso febbraio.

I grandi sconfitti sono i fratelli Pino e Tonino Gentile (Ncd) che avevano messo su la lista “Cosenza Popolare” a sostegno dell’avvocato cosentino Enzo Paolini (Pse), con l’intenzione abbastanza celata di far pesare il loro potere elettorale in caso di un eventuale ballottaggio tra Guccione e l’architetto.

Al netto della debacle del Pd di Magorno – Oliverio – Adamo – Guccione, la vera partita di questa consultazione era appunto tra i Gentile e i fratelli Mario e Roberto Occhiuto, quest’ultimo la “mente” delle due elezioni del sindaco di Cosenza. Tra di loro c’è sempre stata forte ostilità anche quando stavano entrambi nel centrodestra. Roberto, oggi deputato di Fi, fu costretto anni fa ad abbandonare Berlusconi per andare coi centristi di Casini proprio per “l’incompatibilità ambientale” tra gli azzurri a Cosenza. Nato il Nuovo Centrodestra di Alfano, i Gentile scelsero di seguirlo, e Roberto Occhiuto ripassò con Forza Italia dove oggi è parlamentare e dirigente di primo piano insieme alla coordinatrice regionale Jole Santelli.

Astio tra famiglie, dicevamo, che si interruppe per un breve periodo alle elezioni provinciali del 2009 (Candidati Pino Gentile e Mario Oliverio) e nel 2011, data in cui Mario Occhiuto fu incoronato sindaco col sostegno di Pino e Tonino e “forti” del vento in poppa che spirava sull’ex governatore Giuseppe Scopelliti, eletto appena un anno prima. Da quando però il primo cittadino cacciò la sua vice, Katia Gentile, figlia di Pino, ricominciò uno scontro carsico tra le famiglie culminato prima in denunce alla magistratura per presunte irregolarità sugli appalti dell’amministrazione Occhiuto, e poi, a 4 mesi dalle elezioni, con le dimissioni (ispirate da chi?…) della maggioranza dei consiglieri comunali, compreso il presidente del consiglio comunale Luca Morrone, figlio del consigliere regionale Ennio, ex Forza Italia ora spalla cosentina di Verdini. Anche loro altri grandi sconfitti di questa tornata elettorale, sebbene Luca sia stato rieletto a palazzo dei Bruzi.