Ai Lettori
Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.
Cercano di rubare un furgone di una nota marca di caffè ma sono stati sorpresi in flagranza da tre commissari in servizio alla Questura di Cosenza che erano in pausa pranzo.
Per Francesco Spina e Mauro Maurizio Sacco, già noti alle forze dell’ordine per reati specifici, sono scattate così le manette per tentato furto.
Il fatto è accaduto intorno all’ora di pranzo in via Harris a Cosenza. I tre diretti collaboratori del Questore Luigi Liguori, il capo della Squadra Mobile, Giuseppe Zanfini, il dirigente dell’Ufficio prevenzione (Upgsp), cataldo Pignataro e il commissario capo Giuseppe Massaro, verso le 14.30 si trovavano a percorrere a piedi l’isola pedonale di Corso Mazzini, quando in una delle traverse hanno notato la presenza dei due arrestati, che con fare sospetto si aggiravano tra i veicoli parcheggiati.
In particolare, gli investigatori, hanno visto che gli Spina e Sacco manifestavano particolare interesse per un furgone di una nota marca di caffè, all’interno del quale vi erano delle confezioni per un valore di circa 4.000 euro. Insospettiti, i tre funzionari di Polizia si posizionavano dall’altro lato del corso per verificare i movimenti dei due soggetti.
Spina, riconoscendo uno dei funzionari, invitava il complice ad allontanarsi. Nonostante l’apparente desistenza dei due, i commissari decidevano di proseguire l’attività di osservazione e pedinamento.
ARRESTI IN DIRETTA
Infatti dopo alcuni minuti, i due presunti ladri ritornavano su via P. Harris per completare l’azione criminosa del furto del furgone, scardinando lo sportello destro e cercando di appropriarsi del mezzo.
Nel frattempo due funzionari sono andati di corsa verso i Spina e Russo e si qualificavano quali appartenenti alla Polizia di Stato. Appena visti, i due si sono dati alla fuga ma dopo un breve inseguimento sono stati bloccati e arrestati. Il tutto è stato documentato da uno dei tanti circuiti di video sorveglianza posti su corso Mazzini.
