Droga al centro accoglienza, Azione identitaria contro buonismo del Pd

Carlomagno

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Amantea
Amantea

“A seguito degli arresti di extracomunitari ad Amantea, per detenzione e spaccio di stupefacenti all’interno dello stesso centro di accoglienza, vorremmo conoscere l’opinione del “democraticissimo” segretario del PD: vorremmo principalmente che ci illuminasse sulla positività di accogliere incondizionatamente persone di indubbia provenienza ed identità e quanto ancora si senta di condannare la richiesta della sindaca?”.

E’ quanto sostiene, in una nota, Bruno Spatara, reggente regionale di Azione Identitaria Calabria, dopo il blitz operato dalle forze dell’ordine nel centro di accoglienza migranti di Amantea.

“Poco più di una settimana fa – aggiunge Spatara -, infatti, la sindaca di Amantea, con la sua richiesta al Prefetto di non proseguire con la politica dell’accoglienza perché diventata insostenibile, ha suscitato il nostro interesse per la posizione “anomala” assunta rispetto a tale fenomeno (anomalia poiché la stessa è stata eletta in liste civiche sostenute da partiti della cosiddetta area di sinistra a cui è tanto caro questo tema) ed, allo stesso tempo, il nostro auspicio a non retrocedere da tale decisione ha scatenato l’ira del PD di zona che “minacciava” quasi la stessa sindaca a prendere le distanze dalle considerazioni espresse da “Azione Identitaria”.

“Prescindendo dal fatto che uno dei nostri baluardi è la difesa delle frontiere e quindi il blocco del fenomeno immigratorio, e che di episodi del genere (ed anche peggiori) ne sono quotidianamente piene le pagine di cronaca, chiediamo che i colpevoli vengano immediatamente espulsi dal nostro territorio nazionale e sottoposti a detenzione nel loro Paese di provenienza”.

“Ci auguriamo – conclude Spatara – che almeno per una volta il segretario del PD convenga con noi nel considerare questi atti come crimini a meno che non esista all’interno del suo partito un diverso Codice Penale nel giudizio di questi ospiti a lui tanto “cari”.