Realtà psichiatriche in provincia, se n’è parlato a Villapiana

Carlomagno

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RSP VillapianaSi è svolto martedì 27 dicembre 2016, presso la struttura Residenza Sanitaria Psichiatrica Villa San Francesco, a Villapiana, l’incontro intitolato “Welcome in our reality”. Alla manifestazione erano presenti tra gli altri mons. Francesco Savino, vescovo della diocesi di Cassano Allo Ionio; il sindaco di Villapiana, Paolo Montalti e il capo di gabinetto del Questore di Cosenza, Paola Fabbris.

La giornata fortemente voluta dallo staff della struttura ha inteso far conoscere il lavoro, nascosto e silenzioso che questi operatori fanno quotidianamente, consistente nell’accoglienza, nella gestione e nel miglioramento della qualità di vita dei propri ospiti, favorendone il benessere psico-fisico e assicurando loro una possibilità di vita alternativa. L’asse portante è stato definito in casa, lavoro, socialità e lotta al pregiudizio (stigma sociale).

Dopo i saluti della responsabile dell’equipe, l’amministratore della struttura si è soffermato sul significato della giornata” abbiamo voluto mostrare una realtà che molti giudicano ma che pochi conoscono”, da qui l’apertura all’esterno nel segno di una vera inclusione. Concetto ripreso da monsignor Savino che nell’esprimere vicinanza agli ospiti della struttura ha sottolineato che “la strada verso una vera è totale inclusione è ancora lontana , il pregiudizio verso persone che hanno disturbi psichiatrici è ancora molto marcato nella nostra società”.

Il sindaco Montalti ha da parte sua sottolineato come “il comune di Villapiana, quando ha deciso tanti anni fa, di autorizzare la nascita di questa struttura, non tutti ne avevano capito la reale portata. Dopo anni possiamo dire che la scelta fatta insieme alla Diocesi di Cassano di adibire la struttura a Residenza Sanitaria Psichiatrica, visto i risultati oggi mostrati, da chi ci lavora non può che renderci orgogliosi di tale scelta”.

La dottoressa Fabbris si è soffermata sul ruolo del “Pubblico” considerato che la struttura è solo autorizzata, quindi privata, forse realtà, come questa, dovrebbero trovare maggior attenzione da parte dei soggetti che hanno il compito di programmare gli interventi sanitari sul territorio.
La giornata si è conclusa con l’interramento di una pianta di melograno simboleggiante la vita e la fertilità.