‘Ndrangheta e appalti, Anas: “Nessun accordo bonario per A3”

Carlomagno

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Tangenti per appalti  In relazione alle operazioni “Cumbertazione” e “Cinque lustri” delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro, riguardanti tra l’altro l’esecuzione dei lavori dello svincolo di Rosarno dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, oggi Autostrada del Mediterraneo, Anas, in una nota, “ribadisce la piena fiducia nell’operato della magistratura.

L’ente guidato da Armani offre la sua collaborazione all’inchiesta, precisando “che l’appalto cui si riferisce l’indagine della Guardia di finanza risale al 2008 e i lavori sono stati completati nel 2013, ed il cosiddetto “accordo bonario” tra Anas e Ati Futura – Co.Me.ba. Srl di cui parlano gli organi di stampa non è mai stato sottoscritto da Anas, ragione per cui l’Ati Futura ha avviato un giudizio contro Anas tutt’ora pendente presso il tribunale di Roma e nei cui confronti Anas ha attivato tutte le proprie migliori difese”.

Il riferimento è alle presunte irregolarità che secondo gli investigatori ci sarebbero state proprio in relazione alla procedura “dell’accordo bonario” previsto dal Codice degli appalti, in quanto, secondo gli investigatori, “sono state riconosciute all’impresa appaltante sostanziali agevolazioni in virtù di rapporti collusivi e/o corruttivi con funzionari pubblici”.