Assolto vigile del fuoco di Rossano accusato di omicidio colposo

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

tribunale-di-castrovillariIl Giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari dr. Colitta accogliendo la tesi dei difensori avvocati Ettore Zagarese e Lucia Pistola, su conforme parere del Pubblico ministero dr.ssa Rana, ha assolto con la formula “per non aver commesso il fatto” il vigile del fuoco rossanese B.B.P., di 34 anni, accusato di omicidio colposo in seguito al decesso di M.F., 34enne, in un sinistro stradale verificatosi sulla strada statale 106 ionica il 29 aprile 2011 durante l’espletamento del servizio antincendio.

IL FATTO – L’imputato B.B.P., alla guida dell’autobotte in dotazione ai Vigili del Fuoco, mentre insieme ad altri colleghi si sta recando con urgenza a spegnere un incendio, nell’attraversare il ponte sul Fiume Saraceno nel territorio di Villapiana, impatta con una Fiat Punto condotta da M.F., che muore a seguito delle gravi lesioni riportate nell’incidente.

LE INDAGINI – Sull’episodio la Procura della Repubblica di Castrovillari apre un’inchiesta che, all’esito della fase preliminare, sfocia nel rinvio a giudizio dell’uomo disposto dal Gup del Tribunale di Castrovillari con l’accusa di omicidio colposo.

IL PROCESSO – Numerose le udienze dibattimentali dinanzi al Tribunale penale monocratico, nel corso delle quali si procede alla escussione dei testi indicati dalle parti e all’espletamento di ben tre consulenze tecniche finalizzate alla ricostruzione degli eventi.

In fase di discussioni finali, i difensori dei familiari di M.F., costituitisi parte civile attraverso gli avvocati Dorotea De Stefano e Cristoforo Salerno, chiedono la condanna dell’imputato alle pene di legge nonché al risarcimento del danno.

I difensori di B.B.P., avvocati Ettore Zagarese e Lucia Pistola, evidenziano invece come non sia possibile ascrivere alcuna responsabilità al proprio assistito che, nello svolgimento del proprio dovere e nella urgenza dell’intervento programmato, tra l’altro effettuato azionando gli strumenti di emergenza visivi e sonori che imponevano agli altri utenti della strada di dare precedenza, ha mantenuto una corretta condotta di guida.

LA SENTENZA – Il Tribunale di Castrovillari, al termine di una camera di consiglio protrattasi sino al tardo pomeriggio, accoglie in pieno la tesi difensiva pronunciando nei confronti del 34enne B.B.P. una sentenza assolutoria con formula ampia.
(fonte: Informazione & Comunicazione)