L’Ora della Terra, a Cosenza e Rende luoghi al buio per il clima

Carlomagno

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Earth Hour Ora della TerraPrenderà il via alle 20.30 di oggi l’evento globale Earth Hour, l’Ora della Terra, ideato e gestito dal WWF con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla necessità urgente di intervenire sui cambiamenti climatici. Per un’ora in tutto il pianeta vi saranno posti che saranno lasciati al buio simbolicamente.

Anche quest’anno la città di Cosenza. Il luogo simbolo che si spegnerà per un’ora è il Castello svevo. “Anche quest’anno – dichiara l’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro – l’Amministrazione comunale sposa la causa di “Earth Hour”. Ai cittadini rivolgo l’invito a partecipare attivamente a questa mobilitazione che si conferma un’occasione importante di riflessione sulle problematiche ambientali legate al cambiamento climatico, che diventano sempre più evidenti e preoccupanti”.

Quest’anno l’evento assume ancora maggiore significato dopo che, con la Conferenza ONU sul clima, COP 22, 196 paesi hanno deciso di chiedere ai governi nazionali e locali, agli investitori e agli imprenditori privati di accelerare la transizione verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile.

“Earth Hour – dichiara  il Presidente del WWF Bruzio Mauro Tripepi.  – ci allinea con le più importanti città del Pianeta nella promozione della solidarietà nelle comunità e tra le comunità per essere protagoniste di un nuovo  futuro, e non soggetti che subiscono gli eventi, all’insegna di un modello di consumo e di uso delle risorse diverso, rigenerativo, rinnovabile.

Luci spente anche a Rende.  Dalle 20.30, per un’ora, Piazza Matteotti resterà al buio. Il Comune di Rende ha infatti aderito ad Earth Hour. “Piazza Matteotti – è scritto in una nota – è un luogo simbolico per tutta la comunità di Rende. Qui ha sede il Municipio. L’adesione del Comune è già presente sul sito dell’evento dell’organizzazione. Un punto luminoso illuminerà on line la nostra città”.

“Si tratta – afferma il vicepresidente del Consiglio Comunale, Gaetano Morrone – di un gesto simbolico. Ma in tempi in cui la battaglia climatica si gioca tra governi e multinazionali con bilanci che superano le leggi finanziarie degli Stati, dobbiamo partire dal basso, dai nostri comportamenti quotidiani”.

“Sensibilizzare l’opinione pubblica è il primo passo per maturare una coscienza collettiva rispetto all’inesorabile distruzione degli equilibri climatici. Non sono messaggi di circostanza, retorici. La battaglia per la difesa del clima e degli ecosistemi deve unire tutte le forze politiche”, ha concluso Morrone.