Rinasce a Rossano la Destra sociale

Carlomagno

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Rodolfo Alfieri coordinatore del movimento per la sovranità
Rodolfo Alfieri

ROSSANO – Con la costituzione del Circolo “Rossano – Città dello Jonio” del Movimento Nazionale per la Sovranità, torna nel territorio dell’Area urbana un partito che si richiama ai valori veraci e tradizionali della destra sociale che furono dell’MSI, prima, e di Alleanza nazionale, poi. Ad accompagnarlo, l’emblema di sempre: la fiamma tricolore, simbolo di tante e storiche battaglie sociali, popolari e politiche.

Ad annunciare la nascita di questa nuova realtà politica a destra è Rodolfo Alfieri, già dirigente di Alleanza nazionale e amministratore del Comune di Rossano, che guiderà il movimento nato dalla fusione de La Destra di Storace e Bontempo e di Azione Nazionale di Gianni Alemanno.

Siamo nati – dice Alfieri – per riunire il popolo di destra che negli ultimi anni, specie dopo la chiusura dell’epopea di Alleanza nazionale, si era diviso in mille rivoli. E il progetto del Movimento Nazionale per la Sovranità sulla creazione di una “casa comune” sarà anche il progetto del Circolo di “Rossano – Città dello Jonio” che vuole concorrere a rappresentare un territorio che – sottolinea Alfieri – va ben oltre i confini comunali. Ecco perché anche da Rossano partirà quella fase di confronto con tutti i partiti, i movimenti e le associazioni che si richiamano ai valori della destra italiana, da quella radicale a quella moderata. Crediamo, infatti, che la creazione di un polo “sovranista”, presidenzialista, riformista e sociale, non possa fare a meno di alcuno.

E che, dunque, le buone energie vadano tutte coinvolte perché è giusto lavorare insieme – soprattutto per chi viene dalla medesima storia politica. Ognuno con pari dignità e senza fughe in avanti. Da parte di nessuno. Ma, di contro, non siamo disponibili a chiedere a nessuno il permesso di esistere, non solo per dignità personale e comunitaria, ma soprattutto perché siamo consapevoli che il leaderismo e il settarismo sono le vere cause della distruzione del nostro mondo. E a Rossano ne abbiamo avuto l’esempio. Ricordo a me stesso – aggiunge Alfieri – che nel MSI e in Alleanza Nazionale convivevano le personalità più disparate e alternative, senza espulsioni o messe all’indice: chi voleva andarsene lo faceva per propria scelta. Era questo uno dei segreti della forza dei due partiti che storicamente hanno rappresentato la destra italiana.

A Rossano e nel territorio dell’Area urbana – continua Alfieri – il nostro lavoro di aggregazione sarà ancora più gravoso e impegnativo. Perché oltre alla destra sommersa ci sono tanti elettori che si sono rifugiati nell’astensionismo o nell’illusoria protesta del movimentismo tout court e che aspettano un messaggio nuovo. A questa gente dobbiamo parlare con un linguaggio semplice e responsabile di un sogno di riscatto, di rinascita, di lavoro comune. Rossano, nell’auspicabile proiezione della fusione con Corigliano, deve uscire da ogni destino di declino e percorrere la strada dello sviluppo, della crescita e del lavoro per dare una prospettiva positiva futura anche alle giovani generazioni. E tutto questo – conclude – lo dobbiamo fare da destra, visto che la sinistra, nelle tante versioni, compresa quella del “renzismo” ha dimostrato il suo totale fallimento