Prostituzione minorile a Bisignano, arrestato anche un 80enne

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Il comando stazione carabinieri di Bisignano
Il comando stazione carabinieri di Bisignano

I carabinieri della compagnia di Rende hanno arrestato e posto ai domiciliari un 80enne di Bisignano e notificato due divieti di dimora in Calabria a due donne (madre e figlia) M.M. e D.C., di 45 e 19 anni, anche loro bisignanesi, ritenute a vario titolo responsabili dei reati di “prostituzione minorile” e “organizzazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di minorenne”.

L’attività investigativa, condotta dai militari di Rende e Bisignano, avviata nel mese di settembre 2016, costituisce un secondo filone afferente all’indagine che lo scorso marzo aveva consentito di eseguire tre misure cautelari (carcere ed arresti domiciliari) nei confronti di tre soggetti di Bisignano; provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Catanzaro Barbara Saccà che ha accolto la richiesta della procura distrettuale di Catanzaro nelle persone di Debora Rizza e Vincenzo Luberto, competente per simili reati.

Dal prosieguo delle attività investigative da parte dei militari è emerso un’ulteriore, torbida vicenda che ha visto coinvolto un uomo di Bisignano, indagato al momento per aver compiuto atti sessuali con un ragazzino di 15 anni dietro pagamento di piccole somme di denaro, ricariche o sigarette, e per aver tentato di adescare, successivamente nel tempo, lo stesso ragazzino al fine di consumare con lui altri rapporti sessuali. Il ragazzo, da quanto emerso dalla prima inchiesta, avrebbe ceduto i “clienti” anche al fratello di 13 anni. Leggi

Nel contesto della stessa attività sono emerse inoltre responsabilità a carico di due donne Bisignanesi, che approfittando delle precarie condizioni economiche della famiglia e dello stesso giovane, lo inducevano ad avere rapporti sessuali con il predetto 80enne, acquisendo poi parte del profitto delle prestazioni sessuali.