Arrestati altri due giovani per la rapina al tabaccaio di Cosenza

Carlomagno

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rapina tabaccaioAltri due giovani di Cosenza sono stati arrestati e posti ai domiciliari per la rapina al tabaccaio di via Monte San Michele, avvenuta sabato 18 febbraio 2017. Ad ammanettarli agenti di Polizia della questura di Cosenza in esecuzione di un’ordinanza del gip presso il tribunale bruzio, Giusy Ferrucci, che ha accolto la richiesta del pm Antonio Tridico.

Si tratta di M.P., di anni 19, e F.P., di anni 20. L’accusa per loro è di rapina pluriaggravata e porto di coltello. I due, dopo dichiarazioni contraddittorie rese alla Squadra mobile, sono stati inchiodati dal Dna.

Per la medesima rapina alla tabaccheria fu già arrestato un giovane di 21 anni, Michele Rosito preso nell’immediatezza del fatto mentre fuggiva. Nelle immagini di videosorveglianza vennero riprese cinque persone mentre assaltavano la tabaccheria.

Nella circostanza, i malviventi riuscivano ad asportare denaro contante (200 euro), documenti oltre che merce varia, non prima però di avere strattonato e aggredito il titolare dell’esercizio commerciale, a cui uno di loro tagliava il giubbotto con il coltello.

A poche decine di metri dal luogo dove veniva intercettato e bloccato Rosito, i poliziotti rinvenivano altresì una maglia di tuta blu con chiusura a zip con all’interno arrotolata parte di calze da donna in nylon di colore nero. LEGGI 

Dopo un successivo approfondimento investigativo da parte della Squadra mobile, coordinati dal oltre alla visione dei filmati i poliziotti si sono concentrati sulle frequentazioni dell’arrestato, nonché attraverso esami di natura tecnico-scientifica sul materiale sequestrato.

Venivano così individuati due giovanissimi, gli odierni arrestati, i quali, sentiti da personale della Squadra Mobile, rendevano dichiarazioni palesemente contraddittorie. Al fine di procedere all’esame per l’estrapolazione dei profili genetici nei confronti dei predetti, si procedeva al prelievo di loro campioni biologici, idonei all’estrapolazione dei relativi profili genetici per la successiva comparazione.

Questo accertamento ha dato positive risultanze per quanto concerne i due indagati, per cui gli esiti delle analisi eseguite sugli indumenti utilizzati dai rapinatori per nascondere le loro sembianzee su cui è stato isolato il DNA riconducibile ai due soggetti, hanno costituito un dato assolutamente inequivocabile.

Questo, unitamente agli altri elementi raccolti nel corso delle investigazioni, ha costituito a carico degli indagati un quadro indiziario grave ed univoco in ordine alla loro responsabilità per i reati perpetrati, per cui la Procura della Repubblica di Cosenza ha richiesto ed ottenuto al Giudice per le Indagini Preliminari un provvedimento di applicazione di misura cautelare che è stato eseguito mercoledì mattina. Sono in corso ulteriori indagini per individuare i restanti componenti del gruppetto di malfattori autori della rapina alla tabaccheria di via Monte San Michele, già in passato bersaglio di altri malintenzionati.