‘Ndrangheta, confiscati beni al “professore” Francesco Giampà

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

guardia di finanzaI finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme hanno confiscato beni per 500 mila euro a Francesco Giampà detto “il professore”, indicato come il capo storico e carismatico dell’omonima cosca, attualmente detenuto in regime di carcere duro.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta del procuratore distrettuale antimafia Nicola Gratteri e del pm Elio Romano sulla base delle informative del nucleo mobile del Gruppo della Guardia di finanza di Lamezia.

Dagli accertamenti sarebbe emerso il valore sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi dichiarati ed al tenore di vita mantenuto. Dalle indagini è emerso come i familiari del “professore” trascorressero vacanze in rinomate località turistiche, facessero ricorso a chirurgia estetica, frequentassero costosi ristoranti senza lavorare.

Il tribunale ha disposto anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la moglie e le due figlie di Giampà ritenute partecipi alla cosca.