Bindi: “Iscritti a massoneria di Calabria e Sicilia condannati per mafia”

Carlomagno

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incontro massoneria
Alcuni condannati per mafia risultano negli elenchi della Massoneria di logge presenti in Calabria e Sicilia. A sostenerlo, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi intervistata a “Presadiretta”, in onda stasera alle 21.15 su Rai 3, in cui sarà anche ospite il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri e il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo.

“Non siamo ancora alle conclusioni definitive – spiega Rosy Bindi -, ma i primi risultati del nostro lavoro dimostrano che tra i nominativi degli iscritti alle logge massoniche della Calabria e della Sicilia, ci sono alcuni condannati per 416 bis, quindi per associazione mafiosa, e un numero considerevole di situazioni giudiziarie in itinere, imputati, rinviati a giudizio, sia di reati di mafia che di quelli che comunemente chiamiamo i reati spia di comportamenti mafiosi o comunque di collusione con la mafia”.

“Noi – puntualizza Bindi parlando dei primi risultati della commissione sui rapporti tra mafia e massoneria – non stiamo facendo un’inchiesta sulla massoneria, stiamo facendo un’inchiesta sui mafiosi massoni. Per noi è molto importante questa inchiesta soprattutto perché si parla di una sorta di nuova organizzazione delle mafie che vede insieme pezzi delle mafie, pezzi della massoneria, dello Stato, delle classi dirigenti del nostro Paese”.

Alla richiesta della Commissione parlamentare di avere la lista degli iscritti alle logge calabresi e siciliane, nessuna obbedienza ufficiale aveva consegnato i nomi alla scadenza dell’8 febbraio scorso. L’Antimafia era intervenuta a inizio marzo con gli uomini del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) della Guardia di finanza sequestrando le liste degli affiliati di Calabria e Sicilia delle quattro principali associazioni massoniche italiane: Il Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia Regolare, la Serenissima Gran Loggia d’Italia e la Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori.

Lunedì a PresaDiretta inchiesta su Mafia e Massoneria

Con l’inchiesta I MAMMASANTISSIMA, PresaDiretta torna sul terreno della lotta alla criminalità organizzata. Una vera e propria spy story, nella quale si intrecciano la politica, la ‘ndrangheta e la massoneria.

Sulla ‘ndrangheta si è detto e visto molto, sappiamo della sua pervasiva capacità di infiltrarsi nelle istituzioni e negli appalti, di lucrare sulla spesa pubblica, di gestire il traffico internazionale di droga, conosciamo la sua abilità nel cambiare pelle e il suo fiuto per gli affari.

L’inchiesta di PresaDiretta prova a fare un passo avanti, entra nelle stanze segrete del potere politico criminale per raccontare chi sono quelli che le abitano, i Mammasantissima. A PresaDiretta, il racconto del livello segreto, il supervertice criminale, in cui si sono fusi ‘ndrangheta, massoneria deviata e politica, all’interno del quale si decide tutto: strategie economiche e politiche a livello nazionale.

Un’inchiesta ricca di rivelazioni, intercettazioni, testimonianze di pentiti e di latitanti.
Ma in Calabria c’è anche chi resiste. C’è una parte della società civile che combatte con il cuore e con la testa per cambiare le cose e una parte dello Stato che ha messo nel mirino i Mammasantissima.

In questa eccezionale puntata di PresaDiretta alcuni dei testimoni più importanti dell’impegno dello Stato nella lotta contro la criminalità organizzata come la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi e Giuseppe Lombardo, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, che da anni indaga il livello più evoluto della criminalità e conosce i territori segreti dell’Anti Stato.

In Studio, ospite di Riccardo Iacona, il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, uno dei magistrati più noti e in prima linea nella battaglia contro la ‘ndrangheta.

“I MAMMASANTISSIMA”, è un racconto di Riccardo Iacona con Danilo Procaccianti, Raffaella Pusceddu, Fabrizio Lazzaretti, Elisabetta Camilleri, Raffaella Notariale, Massimiliano Torchia