Cacciava in Sila nell’area protetta, denunciato cacciatore

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

sequestro petilia

COSENZA – E’ stato sorpreso all’interno del Parco Nazionale della Sila dai Carabinieri-Forestali mentre praticava attività venatoria. Per un cacciatore di Petilia Policastro (Crotone) è subito scattata la denuncia per attività di caccia non consentita e introduzioni di armi all’interno dell’area protetta.

L’uomo è stato individuato il giorno della “Befana” in località “Menta” del Comune di Petilia Policastro dai militari della Stazione Carabinieri Parco di Cotronei, area questa ricadente in “zona 1” del Parco della Sila e nella quale è assolutamente vietato praticare tale attività. Prontamente bloccato si è proceduto al sequestro del fucile, un calibro 12 privo di riduttore, di una radio ricetrasmittente e del munizionamento in suo possesso.

Dal controllo è emerso anche che l’uomo era titolare di un porto d’armi da poco scaduto. Il cacciatore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di caccia di frodo ed introduzioni di armi in area protetta e per porto abusivo d’armi.