Schiavonea, marocchino rapina giovane con una bottiglia rotta. Preso

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

schiavonea Rapina un giovane sotto minaccia di una bottiglia rotta. Preso Ha rapinato un ragazzo con una bottiglia di vetro rotta sottraendogli il portafogli. Rintracciato dai carabinieri, ha finto di chiamarsi come la vittima di cui aveva ancora il documento, ma l’aggressore, un marocchino già noto alle forze dell’ordine, è stato scoperto e arrestato dopo aver opposto resistenza. Il fatto è successo ieri a Schiavone di Corigliano.

La vittima ha riferito ai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro di aver subito poco prima una rapina da parte di un uomo sconosciuto, il quale sul Lungomare di Schiavonea lo aveva minacciato con una bottiglia di vetro in frantumi, costringendolo a consegnare il portafogli.

La descrizione dettagliata del rapinatore fornita dalla vittima e le immediate ricerche attivate dai Carabinieri impegnati sabato sera con diverse pattuglie nel centro cittadino per i servizi straordinari di controllo del territorio, hanno permesso di trovare l’aggressore in una via buia della frazione di Schiavonea, mentre tentava di nascondersi.

Due militari hanno intercettato il soggetto, che coincideva perfettamente per abbigliamento e tratti somatici con colui che era stato descritto dal ragazzo come l’autore del reato e riuscivano a bloccarlo con non poca difficoltà.

Infatti, lo stesso, vistosi scoperto, tentava di divincolarsi dai militari, colpendo ripetutamente uno dei due e solo con l’ausilio dell’altro Carabiniere si riusciva ad immobilizzarlo.

Immediata perquisizione sui vestiti del fermato faceva rinvenire i documenti d’identità del ragazzo rapinato poco prima e precisamente la sua tessera sanitaria e la patente di guida. Nonostante le evidenze il marocchino tentava di giustificarsi affermando ai militari di chiamarsi come la vittima per far credere, in modo maldestro, di essere il soggetto che aveva appena rapinato e che per questo motivo aveva quei documenti con sé.

Il fermato veniva portato in caserma ed identificato, dopo gli accertamenti esperiti nelle banche dati in uso alle Forze di Polizia, per K. H., originario del Marocco, con precedenti di polizia.

Sulla base delle risultanze e dei gravi fatti accaduti veniva arrestato in flagranza per i reati di rapina aggravata dall’uso di un’arma, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari a disposizione dell’autorità giudiziaria, così come disposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari cui dovrà rispondere di rapina aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.