Piazza Bilotti, Occhiuto replica a Ferrara: “Dice il falso”, ma mancano 8,5 milioni

Botta e risposta tra il sindaco e l'europarlamentare 5s. La Commissione Ue: "Su 16,1 milioni erogati solo 7,6 mln". Restano 8,5 milioni. Le autorità italiane rilevarono irregolarità per i due progetti

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Occhiuto Ferrara“Questo allarmismo su notizie infondate, tipico del Movimento 5 Stelle, non mi sorprende affatto, e non a caso giunge puntuale in piena campagna elettorale”. Il sindaco Mario Occhiuto replica a quanto affermato dall’europarlamentare grillina Laura Ferrara in merito al finanziamento comunitario sulla riqualificazione di piazza Bilotti.

“La mia Amministrazione – precisa Occhiuto – ha completato i lavori dell’opera con le somme erogate dalla Regione Calabria. È falso che ci sarebbero dieci milioni di euro a rischio, tant’è che abbiamo ottenuto la proroga di un anno per il completamento.

Il Comune di Cosenza, poi, è assolutamente estraneo alle indagini poste in essere dalla DDA. Anzi, abbiamo sempre agito nella massima trasparenza portando avanti le procedure con il supporto della Prefettura. Ciò che è davvero grave è che, mentre da un lato c’è un’Amministrazione che lavora per il bene della collettività realizzando opere che favoriscono la crescita del territorio, dall’altro c’è invece chi lavora per distruggere”.

“Votare il Movimento 5 Stelle – aggiunge Mario Occhiuto – significa proprio fare il gioco di chi vuole fare affondare la Calabria, visto che si tenta di demolire l’impegno di chi va a favore dei cittadini. I grillini vanno in Europa per farci fare la guerra su cose che nemmeno esistono. Ribadisco: il Comune di Cosenza è estraneo alla vicenda della DDA e ha sempre condotto le azioni sugli interventi di riqualificazione di piazza Bilotti con la massima trasparenza e in assoluta legalità”.

Gli aspetti tecnici spiegati dal comune

“I pagamenti – ricorda l’amministrazione comunale – a valere sul Fesr inerenti i due progetti non ancora completati sono sospesi da febbraio 2017. A febbraio 2017 risulta ancora non trasferito esclusivamente il 5% del finanziamento. Il 95% del rimanente finanziamento è stato trasferito con successivi decreti e regolarmente rendicontato con trasmissione di atti amministrativi e contabili sia riferiti alla fase di progettazione che di realizzazione in base agli Stati di Avanzamento Lavori. Il cantiere non ha mai subito sequestri, tanto che i lavori sono continuati regolarmente e terminati.

Piazza Bilotti è stata consegnata già nel dicembre 2016, il parcheggio è stato aperto nel marzo 2017 a solo un mese dagli episodi citati. A tal proposito è stata trasmessa alla Regione tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni ulteriormente necessarie e il collaudo, mentre è in corso di redazione il collaudo tecnico amministrativo.
A tutt’oggi non risultano a questa Amministrazione comunale comunicazioni in merito a quanto prospettato dall’europarlamentare Laura Ferrara”.

La cronistoria: dal blitz della Dda all’atto ispettivo di Ferrara

Il 19 gennaio 2017, un’operazione della Guardia di finanza, coordinata dalla Dda di Catanzaro porta all’arresto di 33 persone e al sequestro di 54 imprese in tutta Italia, tra cui l’azienda che si è aggiudicata la gara per la realizzazione della piazza e del parcheggio sotterraneo. Questa impresa è di Giorgio Ottavio Barbieri, che la Dda lo ritiene in relazione con il clan Muto, attivo sulla costa dell’alto Tirreno cosentino, e con il reggente della cosca cosentina Lanzino – Ruà – Patitucci. Secondo l’accusa, Barbieri, che allora venne arrestato, grazie ai legami con i clan si sarebbe aggiudicato i più importanti appalti della provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.

Il 24 gennaio 2017, l’europarlamentare Ferrara presenta una interrogazione alla Commissione Ue per sapere lo stato dell’arte a seguito dell’indagine condotta dalla Dda di Catanzaro per le presunte irregolarità nell’aggiudicazione della gara d’appalto e per presunte commistioni tra mafia e politica. La pentastellata chiede lumi sull’iter per la realizzazione del progetto e quali pagamenti a quella data vennero effettuati a valere sul POR Calabria FESR 2007/2013. “Vi è il rischio che non venga corrisposto il pagamento dell’eventuale saldo finale dell’opera?”, chiese la Ferrara.

La risposta della Commissione Ue

Il 15 marzo 2017 arriva la risposta di Corina Cretu a nome della Commissione: “In base alle informazioni fornite dall’autorità di gestione del programma regionale (Por) Calabria 2007/2013 del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) l’importo totale dei due progetti PISU ammonta a 16,1 milioni di EUR. Fino ad oggi – scrive Cretu – i pagamenti eseguiti per entrambi i progetti hanno totalizzato 7,6 milioni di EUR, con una quota di partecipazione del FESR del 75 % pari a 5,7 milioni di EUR”. Quindi, restavano da finanziare altri 8,5 milioni di euro.

“I lavori di costruzione relativi al progetto di riconversione e riqualificazione di piazza Bilotti sono terminati, – spiegò la commissaria – ma il progetto non è stato completato in quanto la struttura non è stata oggetto del collaudo finale indispensabile per la messa in servizio. Per quanto riguarda il parcheggio sotterraneo di piazza Bilotti, i lavori di costruzione sono stati eseguiti quasi interamente (90 %). L’indagine effettuata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha effetti sospensivi e, di conseguenza, il completamento del progetto subirà ritardi”.

“Le autorità italiane dovranno presentare, entro il 31 marzo 2017, la relazione finale di attuazione del POR. La relazione deve riguardare inoltre diversi progetti non funzionanti e operazioni sospese a causa di procedimenti giudiziari o ricorsi amministrativi. Attualmente, le autorità calabresi stanno raccogliendo informazioni sul procedimento giudiziario concernente i due progetti PISU. Se le autorità calabresi decideranno di mantenere questo tipo di progetti nel programma FESR, esse dovranno tenere informata la Commissione dell’esito del procedimento giudiziario o del ricorso amministrativo, nonché dell’eventuale completamento di entrambi i progetti. A seconda dell’esito del procedimento giudiziario si procederà a effettuare pagamenti ulteriori, a recuperare gli importi già versati o a confermare i pagamenti già effettuati. Le autorità italiane hanno trasmesso alla Commissione due relazioni sulle irregolarità per i rispettivi progetti”. Da allora sarebbe tutto sospeso per l’inchiesta della Dda.