Calabria, Mario Verta a capo della Società italiana endoscopia digestiva

In forza all’Unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’ospedale civile “Annunziata” di Cosenza, il medico rimarrà in carica per i prossimi tre anni

Carlomagno

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Dottor Mario Verta
Il Dottor Mario Verta al lavoro

E’ il Dottor Mario Verta, 46 anni di Cosenza, il nuovo presidente della Società italiana di endoscopia digestiva per la Calabria (Sied). Il medico, già consigliere della società dal 2010 al 2014 è stato eletto lo scorso 10 febbraio a Catanzaro durante le elezioni per il rinnovo delle cariche al vertice dell’ente.

Il nuovo consiglio direttivo della società è composto dal segretario, Dottor Rosario Colace, della Unità operativa Chirurgia Apparato Digerente Mater Domini Catanzaro, mentre consiglieri sono stati eletti Cesare Cavaliere, della Uo Endoscopia Digestiva ospedale di Crotone; Alfonso Truscelli della Uo Gastroenterologia Praia a Mare e Gianpasquale Gallo della Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Cosenza.

“Sono molto contento di questa nomina – commenta il neo presidente Verta – e sin da subito ho intenzione di lavorare ed impegnarmi per migliorare l’offerta sanitaria del nostro territorio. Non servono sforzi sovrumani, serve passione e programmazione, serve spirito di sacrificio e dedizione verso l’utenza. Non mi piace la politica dei proclami, men che meno la promessa di “miracoli”, ma se, riuscirò e riusciremo (la collaborazione attiva e fattiva dell’intero comparto sanitario è la base essenziale per raggiungere risultati) a fornire risposte alla cittadinanza, dare garanzie ai pazienti, ridurre o cancellare l’emigrazione sanitaria e i tempi di attesa per esami specialistici, spesso urgenti, potremo dire di essere già sulla buona strada e di aver, almeno in minima parte, fatto bene il nostro lavoro”.

Il neo presidente punta, innanzitutto, sulla formazione: “unica via percorribile per una sanità sempre più efficiente e sempre più attenta ai bisogni della collettività. E’ anche opportuno – dichiara Verta – indirizzare la nostra attenzione sull’organizzazione di corsi, incontri, dibattiti scientifici che sono alla base della crescita tecnico-culturale di ogni società scientifica; l’endoscopista, in particolare, deve confrontarsi con le innovazioni e i continui progressi tecnologici e ha necessità di mantenersi costantemente al passo con le novità che provengono dalla comunità medico-scientifica internazionale”.

Per Mario Verta è, inoltre, fondamentale garantire “progetti formativi rivolti soprattutto ai giovani endoscopisti, attraverso l’elaborazione di corsi formazione specifici e periodi di residenza nei nostri Centri Regionali, utili al miglioramento delle performance endoscopiche e alla crescita professionale di chi rappresenterà l’endoscopia calabrese di domani. Non si può pensare di innovare tenendo fuori i giovani che sono latori di idee e forza creativa”.

Senza, poi, dimenticare “l’elaborazione di Registri regionali per patologie in modo da poter avere una mappa precisa della distribuzione delle malattie dell’apparato digerente all’interno del territorio regionale e poter disegnare dei programmi che tengano finalmente conto dei problemi assistenziali dei pazienti, cercando di limitare così la penosa “emigrazione sanitaria” fonte di sprechi economici e disequilibri nell’assistenza sanitaria. Così, come una buona sanità che vuole e deve essere tale, deve “creare percorsi comuni e condivisibili con altre società scientifiche che si interessano anche di Endoscopia Digestiva e che operano sul territorio calabrese in modo da progettare studi scientifici multicentrici, nell’intento di valorizzare a livello nazionale ed internazionale le competenze delle varie U.O. agenti sul territorio”.

Non certo per ultimo, Mario Verta, si attiverà per “l’istituzione di un Network per le emergenze endoscopiche. Il progetto, da portare all’attenzione degli organi istituzionali regionali, si rende necessario per tracciare finalmente i percorsi dei pazienti con urgenze-emergenze endoscopiche (emorragie digestive, ingestione di caustici, corpi estranei) e i compiti delle varie figure impegnate nella gestione di questi pazienti a livello regionale. Presso la mia Azienda ospedaliera mi sono già fatto latore di un protocollo per la gestione delle urgenze endoscopiche nella provincia di Cosenza che è stato già preso in considerazione dall’amministrazione e che stiamo già in parte attuando come centro HUB per quel che riguarda il nostro ospedale e la provincia di Cosenza”.

Che cos’è la Società italiana di endoscopia digestiva (Sied)

La Sied, fondata negli anni ’60 e ha come scopi statutari, in sintesi, la promozione, diffusione e il corretto impiego dell’Endoscopia digestiva, la formazione e divulgazione scientifica in ambito Gastroenterologico ed endoscopico, l’elaborazione di linee guida e la loro corretta applicazione in ambito specialistico.

La società fa parte della Federazione italiana delle società per le malattie digestive (Fismad) ed è una delle più antiche ed importanti società scientifiche europee con quasi 2000 specialisti iscritti.

La Sied ha delle sezioni regionali che si occupano di applicare le finalità societarie sul territorio, attraverso l’organizzazione di eventi divulgativi scientifici, la promozione di iniziative culturali in ambito gastroenterologico/endoscopico, il coordinamento delle iniziative e delle attività degli specialisti che operano sul territorio, i rapporti con le istituzioni regionali per i problemi degli specialisti calabresi e per le finalità societarie.