Strage di Rende, Salvatore e il rancore verso i figli. Ecco la ricostruzione

Da quanto emerge il padre avrebbe inflitto il colpo di grazia alla testa di Giovanni e Cristiana. Vecchi screzi tra le possibile cause del massacro

Carlomagno

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Da sinistra Giovanni e Cristiana Giordano, figli di Salvatore
Da sinistra Giovanni e Cristiana Giordano, figli di Salvatore

Emergono particolari agghiaccianti sulla strage avvenuta a Rende nella notte tra domenica e lunedì. Il presunto autore del massacro, Salvatore Giordano, avrebbe inflitto ai figli Cristiana e Giovanni il colpo di grazia alla testa dopo che questi erano già moribondi a terra, colpiti da altri proiettili e prima ancora da alcune coltellate.

Il possibile movente

Un accanimento brutale che svelerebbe molto sul rapporto tra il capofamiglia e i figli, da quanto emerge non tutto “rose e fiori”. Gli inquirenti stanno cercando di capire i motivi di tanta violenza. L’ipotesi più plausibile, ne abbiamo scritto quì, sarebbe riconducibile ad un accumulo di stress da parte di Salvatore Giordano dovuto a vecchi attriti familiari non di natura economica, ma afferenti forse alla sfera comportamentale. Ma non si escludono altre cause inconfessabili.

La ricostruzione

L’ultima goccia che ha fatto travasare il vaso 

Appare certo che quella notte, forse già dalla tarda serata di domenica, vi sia stato un violento litigio tra Salvatore e il figlio minore Giovanni. Una lite iniziata verbalmente e subito degenerata in rissa. Il perché è un mistero, ma la brutale reazione di Salvatore sembra essere la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Salvatore Giordano
Salvatore Giordano

Giordano padre al culmine della colluttazione col figlio afferra un coltello da cucina e inizia a infierire sul giovane. Cristiana, nel tentativo di difendere il fratello ha provato, purtroppo senza successo, a scippare il coltello dalle mani del papà, e nel farlo si provoca profonde ferite alle mani e alle dita. Salvatore, col coltello ancora ben stretto nella mano, accecato dall’ira accoltella anche lei, ma avrebbe evitato di colpire la moglie, che pure urlava a squarciagola per fermare la carneficina. Non è ancora ben chiaro chi sia sceso dai genitori/nonni al piano di sotto a prendere le due pistole dell’anziano Giovanni.

Armi in pugno, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Salvatore avrebbe fatto fuoco prima contro Giovanni e poi contro Cristiana, finendo rabbiosamente entrambi con un colpo di grazia alla testa. Poi ha rivolto l’arma verso la moglie Francesca Vilardi e l’ha uccisa. Infine ha puntato la 7,65 in bocca e ha premuto il grilletto. Così l’uomo ha messo fine alla vita di una famiglia apparentemente normale.