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Pomeriggio ad alta tensione ieri a Rende dove un uomo armato di una pistola, nel giro di pochi minuti ha rapinato un sexy-shop, asportando articoli erotici, e tentato di rapinare due donne seminando il panico tra Commenda e Quattromiglia. Il rapinatore, P. T., 55enne cosentino, con precedenti specifici, è stato subito rintracciato e arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rende.
Erano le 18:45 quando, su segnalazione al 112, i militari sono intervenuti in via Verdi dove una donna 55enne di Castrolibero, era stata avvicinata e minacciata con una pistola nel parcheggio di un negozio di casalinghi. La donna, in un momento di freddezza, è riuscita a mettere in moto la propria auto e a fuggire via.
Stessa sorte è toccata, pochi minuti dopo, a un’altra donna, una 42enne di Lamezia Terme, di fronte al parcheggio di un supermercato sempre in via Verdi dove, mentre si accingeva a salire sulla propria auto dopo aver fatto la spesa, è stata avvicinata dal rapinatore che, dietro minaccia di pistola, le intimava di consegnargli il portafogli.
Il tempestivo intervento di due uomini, che stavano lavorando nel magazzino del supermercato, ha fatto desistere l’uomo che si è dato alla fuga.
Durante le ricerche dell’uomo i carabinieri, intorno le 19:30, sono stati allertati dalla Centrale operativa del Comando provinciale di Cosenza che segnalava una rapina appena consumata all’interno di un “Sexy shop” di via Marconi.
I militari si sono subito fiondati sul posto e sono riusciti a rintracciare e a bloccare l’uomo che indossava, come descritto dalle vittime, un cappotto scuro e un cappellino nero di lana, il quale fino a pochi attimi prima, aveva terrorizzato le donne e la titolare dell’esercizio.
Nel corso della perquisizione personale, P. T. è stato trovato in possesso, occultata dietro la schiena, di una pistola semiautomatica a giocattolo. La refurtiva trafugata all’interno del sexy shop è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre la pistola sottoposta a sequestro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso il carcere di Viale Mancini, a Cosenza.
