Stige, disposta commissione di accesso antimafia a Colosimi

Carlomagno

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municipio colosimiIl prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato una commissione di accesso al comune di Colosimi. La decisione fa seguito all’operazione Stige condotta contro cosche di ‘ndrangheta del crotonese che esercitavano la loro influenza anche su alcuni comuni del cosentino.

La commissione, che dovrà accertare eventuali elementi di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di amministratori e dipendenti dell’Ente, è composta da Vito Turco, viceprefetto aggiunto a Cosenza, Giuseppe Zanfini, vicequestore aggiunto della Questura, e da Francesco Trotta, responsabile del settore Tecnico provinciale di Cosenza – Sede Coordinata del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Sicilia-Calabria di Catanzaro.

Nell’operazione Stige è stato coinvolto il geometra comunale Paolo Maletta, che secondo l’accusa era il referente per gli appalti boschivi di uomini ritenuti vicini ai clan di Cirò, come Pasquale Spadafora, titolare dell’omonima ditta boschiva di San Giovanni in Fiore, arrestato con l’operazione Stige.

Più persone, in concorso morale e materiale, scrive il gip nell’ordinanza, “turbavano il regolare svolgimento della gara per pubblici incanti bandita dal comune di Colosimi (Cosenza), svoltasi nel Maggio del 2015, avente ad oggetto la vendita del materiale legnoso derivante dal taglio del bosco di proprietà comunale, sito in località Spineto – Manca di Vona, in agro del Comune di Aprigliano” per un prezzo avente base d’asta pari ad euro 52.449,47″.

In particolare MALETTA Paolo, in qualità di geometra comunale del predetto Ente, attraverso contatti diretti con SPADAFORA Pasquale, COMBERIATI Luigino, anche per interposta persona, informava i predetti della stessa esistenza e dell’andamento dell’iter amministrativo della procedura di gara, fornendogli notizie riservate (quali ad esempio l’andamento delle aste, il numero delle offerte frattanto pervenute al Comune e l’interessamento di ulteriori ditte concorrenti quali quella dell’imprenditore SACCHETTA Pasquale) e suggerendo indicazioni specifiche per la sua aggiudicazione; SPADAFORA Pasquale e COMBERIATI Luigino, dal canto loro, provvedendo ad individuare il partecipante fittizio alla gara e/ o alla procedura amministrativa di affido, all’uopo contattando gli imprenditori TUCCI Bruno e ZAMPELLI Vincenzo, titolari e materiali gerenti la società “LA QUERCIA Srl”, risultata infine aggiudicataria dei lavori, perché si prestasse a partecipare alla stessa, impartendogli direttive specifiche sulle offerte da presentare, fermo restando che lavori sarebbero stati poi svolti effettivamente e materialmente lucrati anche
dalla ditta boschiva “F.lli SPADAFORA S.r.l.” di San Giovanni in Fiore e dal COMBERIATI, minacciando ulteriormente l’imprenditore SACCHETTA Pasquale al fine di allo ntanarlo dalla gara”.