Sistema Rende, a processo Principe, Bernaudo e Ruffolo

Assolti Francesco Patitucci e Umberto di Puppo, ritenuti organici al clan Lanzino-Ruà. Condanne a 4 anni e 8 mesi per Adolfo D'Ambrosio e Michele Di Puppo. 2 anni per Rosario Mirabelli e Marco Paolo Lento

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Sandro Principe al tribunale di Catanzaro
Sandro Principe al tribunale di Catanzaro (Archivio)

Quattro condanne, 4 rinvii a giudizio e 2 assoluzioni: queste le decisioni del gup di Catanzaro per le persone coinvolte nell’inchiesta “Sistema Rende”. Sandro Principe, ex assessore regionale ed ex sindaco di Rende, è stato rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata dal metodo mafioso.

Stessa decisione per un altro ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, e per l’ex consigliere provinciale ed ex assessore rendese, Pietro Ruffolo. A processo anche Giuseppe Gagliardi, anche lui ex assessore di Rende. Il giudice ha inoltre pronunciato sentenza per gli altri indagati che avevano fatto richiesta di rito abbreviato.

Assolti i due esponenti della cosca Lanzino-Ruà, Francesco Patitucci e Umberto di Puppo. Condannati invece a 4 anni e 8 mesi ciascuno Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo, anche loro ritenuti affiliati alla cosca. Due anni di reclusione sono stati infine inflitti all’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e a Marco Paolo Lento per la corruzione elettorale per le Regionali del 2010.