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Cosenza è in lutto: è morto il popolarissimo cantante Mario Gualtieri. Nel corso della serata la voce si è diffusa in un baleno, dal suo quartiere, quello di Casali, fino al centro per arrivare alla periferia. Mario era malato da tempo ma usciva almeno una volta al giorno di casa per curare il giardino e non vedendolo per tutta la giornata, i familiari avevano intuito che potesse essere accaduto qualcosa e hanno allertato i vigili del fuoco, che hanno aperto la porta di casa e lo hanno trovato senza vita. Aveva 77 anni.
Mario Gualtieri ha iniziato la sua attività di cantante nei primi anni Sessanta, con “I Musichieri” e ha continuato ad esibirsi con successo in Calabria ma anche in Europa e in America fino a qualche anno fa, fino a quando le forze gliel’hanno permesso.
Portava allegria in ogni posto nel quale faceva arrivare la canzone popolare cosentina e calabrese e ha inciso successi “sempreverdi” che sono rimasti nella storia della nostra musica oltre a reinterpretare canzoni come “Buonanotte Cosenza” che l’hanno reso una sorta di simbolo della cosentinità.
Gualtieri, tra l’altro, ha inciso, nei primi anni Ottanta, uno dei due inni del Cosenza Calcio, “Magico Cosenza”, scritto da Tonino Grazioso, che ancora oggi viene cantato dai tifosi rossoblù.
Amava esibirsi in dialetto e le sue “Zia Teresina” (sigla della famosa trasmissione “Il Lemonfiore”, che conduceva su Telecosenza), “Chitarra vagabonda”, “A socra” e “A sigaretta” hanno fatto cantare i cosentini di tante generazioni.
Negli anni Ottanta al suo attivo anche diverse partecipazioni a trasmissioni televisive nazionali come “Discoring” dove aveva cantato una bellissima canzone per ricordare il ciclista Coppi, il Campionissimo, “Ciao Fausto”. Ha cantato anche tanto per ricordare la devozione verso il nostro santo, San Francesco di Paola e i suoi concerti hanno sempre fatto registrare grandi successi. Se n’è andato un simbolo della nostra Cosenza.