Ai Lettori
Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.
COSENZA – Due persone di Cassano allo Ionio, Luigi Di Gesù e Salvatore Vena, di 50 e 45 anni, volti già noti alla giustizia, sono stati arrestati da Polizia e Carabinieri di Cosenza con l’accusa di tentata estorsione ai danni di una impresa edìle.
Secondo l’accusa avanzata dalla procura di Castrovillari, che ha coordinato le indagini, i due avrebbero chiesto il pizzo a una impresa impegnata nei lavori di ammodernamento della statale 534, la bretella che collega lo svincolo di Firmo dell’A2 del Mediterraneo con la 106 ionica.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due avrebbero chiesto un “contributo” all’impresa, termine all’apparenza “amichevole” ma che nell’odierno vocabolario criminale significa estorsione. E’ stato lo stesso imprenditore, titolare della ditta “Intercantieri Vittadello” di Padova, a denunciare la tentata estorsione, dopo aver ripetutamente subito minacce e intimidazioni.
Gli arrestati. Da sinistra Luigi Di Gesù e Salvatore Vena
Un’indagine, ha spiegato presso la Questura di Cosenza il procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, avviata grazie alla denuncia dell’imprenditore e che è durata una decina di giorni. La giustizia – ha aggiunto il magistrato – può funzionare col contributo di tutti. Bisogna denunciare e avere fiducia nello Stato. Le risposte, ha fatto notare, arrivano nonostante la scarsa dotazione di mezzi e di organico.