Anche a Cosenza l’App YouPol, nata per cittadini “sentinelle”

La nuova applicazione della Polizia di Stato consente di immortalare reati e grazie alla geolocalizzazione le pattuglie sono sul posto in pochi minuti

Carlomagno

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youpol poliziaDa oggi 15 maggio è attiva, anche per la provincia di Cosenza, YouPol, la nuova App della Polizia di Stato, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store, che consente ai cittadini di diventare “sentinelle” della città, ossia di inviare segnalazioni alla sala operativa della Questura, anche in via anonima, se si è testimone o si è venuto a conoscenza di episodi di bullismo o lo spaccio di droga, ma anche altri reati.

YouPol nasce per consentire ad ogni cittadino, giovane e meno giovane, di concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita, perché c’è bisogno di cittadini sempre più consapevoli e che si facciano partecipi del sistema sicurezza.

La Polizia di Stato, da sempre impegnata nella formazione civica dei ragazzi, con YouPol desidera coinvolgere gli adolescenti e responsabilizzarli sul rifiuto del consumo della droga e di ogni forma di violenza, realtà che troppo spesso restano sommerse e che sono fonte di emarginazione e grande sofferenza.

L’applicazione in quanto tale, funziona su tutto il territorio nazionale e, anche uscendo fuori dalla provincia di Cosenza, la segnalazione verrà ricevuta dalla Questura competente per territorio.

Come funziona YouPol

E’ sufficiente scaricare l’App dagli store di Google e Apple. Una volta installata, e ci si dovesse trovare davanti a reati in via di consumazione, come spaccio di stupefacenti, bullismo, risse o violenze, basta accedere all’App è inviare immagini o segnalazioni scritte direttamente alla sala operativa della Questura, che riceve in tempo reale i dati di geolocalizzazione in cui il reato è consumato.

Sarà consentito denunciare all’autorità di polizia fatti di cui si è testimoni diretti (anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositivo) oppure notizie di cui si è appreso in forma mediate internet o altri strumenti tecnologici.

L’applicazione garantisce appunto la “geolocalizzazione” (il punto esatto dove ci si trova il quel momento) immediata del dispositivo segnalante e del luogo interessato dall’evento (anche se distanti tra loro).

L’utente ha anche la possibilità di poter effettuare una chiamata di emergenza, utilizzando un pulsante ben visibile di colore rosso, alla sala operativa 113 della Polizia di Stato. In questo caso è come se fosse una telefonata ordinaria da un telefonino o da un fisso.

Evitare gli abusi – Benché è possibile fare segnalazioni anonime, con questa App occorre stare attenti gli abusi perché la Polizia è in grado di risalire all’identità di chi ha fatto la segnalazione.

Qual è la differenza tra la chiamata d’emergenza e YouPol

Mentre con la chiamata tradizionale il cittadino deve spiegare al 113 fatti, luoghi e circostanze, la differenza con YouPol è con l’applicazione è possibile trasmettere alla sala operativa della Questura, in tempo reale, immagini o testo di un fatto che sta accadendo sotto i vostri occhi.

Prendiamo ad esempio uno spacciatore davanti a una scuola: il pusher viene immortalato mentre cede a uno studente la dose di droga. La perfetta geolocalizzazione consente di inviare pattuglie direttamente sul posto segnalato e l’immediata risoluzione del caso. Un’App studiata apposta per cittadini “sentinelle”.