Cosenza, demolita la baraccopoli rom di via Reggio Calabria

Il sindaco Occhiuto: "Stiamo intervenendo su pezzi di città degradati per crearne altri di qualità"

Carlomagno

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Il sindaco di Cosenza assiste alla demolizione della baraccopoli di via Reggio Calabria

E’ stata abbattuta stamattina l’ultima struttura abusiva presente nell’area che nel tempo era diventata nota come la baraccopoli rom di via Reggio Calabria, a Cosenza. Un insediamento nato all’incirca 70 anni fa.

Le operazioni di demolizione sono iniziate all’alba grazie a un’azione della Polizia municipale coordinata dall’ispettore Giacomo Fuoco con il supporto del Nucleo decoro urbano che ha provveduto a monitorare le attività dall’alto con l’utilizzo di un drone.

Con la demolizione si dà il via libera alla riqualificazione complessiva della vasta zona di cui è stato costruito il ponte di Calatrava, che unisce le due sponde del Crati, dove sorgeva un tempo un’altra baraccopoli rom, quella di Gergeri, poi smantellata dal sindaco Mancini.

“Stiamo riconquistando un po’ alla volta pezzi di città – ha dichiarato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che ha assistito sul posto all’abbattimento definitivo delle baracche – E stiamo intervenendo proprio su pezzi di città degradati per crearne altri di qualità”.

“In quest’area, in particolare, erano presenti tonnellate di rifiuti di ogni tipo e fuochi nocivi in prossimità delle case. Abbiamo sostanzialmente avviato – ha aggiunto il sindaco – interventi di riqualificazione urbana e sociale laddove erano state attuate politiche urbanistiche sbagliate”.