Strage del Raganello, Facciolla pensa a ricostruzione delle Gole in 3D

L'obiettivo è ricostruire tutti gli aspetti della tragedia. Intanto, sentiti in procura i sette indagati. L'elenco potrebbe allungarsi.

Carlomagno

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Gole del Raganello 3dLa procura di Castrovillari per accertare compiutamente quanto avvenuto ad agosto nel torrente Raganello sta pensando a una ricostruzione in 3D. La procura avrebbe già individuato specialisti che dovranno occuparsi della mappatura e della ricostruzione virtuale da monte a valle del torrente teatro della strage, nonché delle gole del Raganello.

“Siamo in fase di accertamento tecnico e anche dal punto di vista amministrativo e regolamentare. Ci sono sette indagati, ma non possiamo fare nessun tipo di anticipazione” ha detto il Procuratore Facciolla. “Stiamo puntando alla ricostruzione virtuale dell’accaduto, con l’ausilio informatico e attraverso tecniche elaborate – ha detto ancora Facciolla – e una serie di rilievi molto complessi, che partono dalla verifica dello stato dei luoghi e attraverso calcoli scientifici che faranno i consulenti incaricati”.

“Le gole resteranno chiuse fino a quando non saranno terminate le acquisizioni del materiale probatorio, e poi ci sono ancora questioni di sicurezza”, ha detto ancora Facciolla. “Oggi abbiamo conferito nuovi incarichi per accertamenti tecnici irripetibili agli stessi consulenti già individuati – ha precisato Facciolla – ed è importante perché quello che sarà raccolto è una prova che sarà utilizzata nelle fasi successive”.

Intanto, i sette indagati insieme ai loro legali sono stati convocati in procura al fine di chiarire le diverse ipotesi di responsabilità che loro addebitate. Nel registro degli indagati risultano iscritti, al momento, i sindaci di Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara di Calabria, Alessandro Tocci, Antonio Cersosimo e Antonio Carlomagno; il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra; il dirigente dell’ufficio Biodiversità dei Carabinieri Forestali, Gaetano Gorpia, e le guide escursionistiche Giovanni Vancieri e Marco Massaro.

La Procura di Castrovillari non esclude che a questi primi sette indagati possano aggiungersene anche degli altri. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono omicidio colposo e lesioni colpose, inondazione colposa ed omissione di atti d’ufficio.