Lavori su 106, parlamentari calabresi di FI, FdI e PD incalzano Toninelli

I deputati Ferro, Santelli e Occhiuto intervengono sul terzo megalotto della statale tra Roseto Capo Spulico e Sibari. Gli azzurri hanno presentato una interrogazione

Carlomagno

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ferro santelli occhiuto toninelli 106Il ministro delle Infrastrutture Toninelli chiarisca quali sono le intenzioni del Governo rispetto alla realizzazione del terzo megalotto della Statale 106 jonica tra Roseto Capo Spulico e Sibari. Un’infrastruttura attesa da venti anni che, arrivata ad un passo dalla realizzazione, rischia di essere bloccata per chissà quanto tempo ancora da paventate modifiche al progetto che riporterebbero indietro l’iter di anni”.

E’ quanto afferma il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Wanda Ferro, che prosegue: “Ci appelliamo al coraggio e alla coerenza dei parlamentari calabresi, che sono messi di fronte alla prova del nove: piegarsi alle logiche di partito, come faceva quella vecchia politica che hanno tanto combattuto, o tutelare il diritto dei calabresi ad avere una viabilità efficiente e sicura. I Cinque Stelle devono dire se hanno la volontà di portare a termine un’opera strategica per l’intero meridione ed essenziale per la mobilità dei cittadini calabresi che vivono lungo la costa ionica. Fare politica significa assumersi le responsabilità delle scelte, ed oggi è in gioco la realizzazione di un’opera che può porre fine a quella dolorosa mattanza che ha lasciato migliaia di vite umane sull’asfalto di una strada inadeguata e pericolosa come la vecchia Statale 106”.

I deputati cosentini di Forza Italia Jole Santelli e Roberto Occhiuto invece sulla questione della 106 e sul terzo megalotto hanno presentato una interrogazione al ministro Toninelli chiedono quali provvedimenti intenda attuare il governo per l’ammodernamento della statale ionica tra Sibari e Roseto, dal momento che si tratta di un vero e proprio percorso a ostacoli iniziato addirittura nel 2001.

Nell’atto congiunto, i due parlamentari forzisti elencano la lunga trafila delle delibere e dei progetti che, tra primi finanziamenti e successive mancanze di fondi, segnano, purtroppo non solo sul piano strutturale, la strada impervia di un territorio troppo frequentemente al centro delle cronache calabresi più negative.

Occhiuto e Santelli hanno richiesto la tempestiva apertura dei cantieri del terzo megalotto, sollecitando il ministero a chiarire le cause dei ritardi.

Sulla vicenda è intervenuta anche la parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio: ”Il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, – spiega – ha il dovere di fornire indicazioni precise e puntuali sui lavori di ammodernamento del terzo megalotto della Statale ionica 106”.

“Il 25 luglio scorso – ricorda la deputata dem – ho depositato un’interrogazione a cui non è stata risposta, da mesi il dicastero viene sollecitato da istituzioni territoriali, da associazioni di cittadini e da soggetti pubblici ma assistiamo sconcertati a una sistematica sottrazione da parte del ministro, il quale non solo non ha fornito i chiarimenti dovuti ma si è lasciato andare sul punto a dichiarazioni affatto rassicuranti. Ecco perché ho ritenuto doveroso, in ultimo ieri, prendere la parola nel corso dei lavori parlamentari della Camera per ribadire l’inaccettabile inerzia del rappresentante del Governo”.

L’apertura dei cantieri del III megalotto sulla 106 era stato annunciato, lo scorso maggio, dal presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani e dal governatore della Calabria Mario Oliverio. Il terzo megalotto costerà oltre un miliardo e 330 milioni di euro.