Evade da Scigliano e viene trovato vagare (smarrito) a Soriano. Mistero

Protagonista un 53enne che girava sotto choc nel vibonese. Non è chiaro cosa ci facesse a 80 km da casa sua, nel Savuto, dov'era ai domiciliari

Carlomagno

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Evade da Scigliano e viene trovato vagare a Soriano. Il mistero di Roberto EliaVagava smarrito per le strade di Soriano Calabro, nel Vibonese, dopo aver lasciato la sua abitazione di Scigliano, centro del Savuto cosentino. I carabinieri della compagnia di Serra San Bruno che l’hanno individuato per caso, non riuscivano a credere che quell’uomo ferito e malandato, era in realtà una persona evasa dagli arresti domiciliari che girovagava a circa a decine di chilometri da casa sua.

I militari di Soriano, erano stati allertati per una persona in totale stato confusionale nel centro storico del paese. Giunti sul posto, hanno notato l’uomo in stato di choc che cercava di farfugliare cose incomprensibili. Avendolo notato con numerose ferite e lividi sul corpo, i carabinieri gli hanno prestato le prime cure per poi allertare i sanitari del 118, che hanno deciso di trasferire il malcapitato al Pronto Soccorso di Vibo Valentia.

Non convinti per le prime dichiarazioni rese dall’uomo, i militari hanno così avviato accertamenti sulla sua identità scoprendo che si trattava di Roberto Elia, nato a Castrovillari 53 anni fa, e che invece di stare nelle preserre doveva essere agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in Scigliano.

Da quì subito altre verifiche volte a far luce sulla situazione o sul possibile caso di omonimia, ma nulla: l’identità dell’uomo è stata confermata.

Per il 53enne, sono quindi scattate le manette con l’accusa di evasione. Ancora non è chiaro – spiegano i carabinieri -, il motivo circa la sua presenza nel centro cittadino delle Preserre vibonesi. Si sta verificando, tra le altre ipotesi, una sua possibile connessione con il rinvenimenti di auto provento di furto che il personale dell’Arma aveva trovato poco prima nelle frazioni adiacenti, ma allo stato non emergono elementi per sostenere questa tesi.

Elia, dopo l’arresto è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa del processo.