Aveva illegalmente in casa reperti archeologici, denunciato

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Alcuni reperti rinvenuti

Reperti archeologici detenuti illegalmente sono stati scoperti dai carabinieri di Cirò Marina insieme a quelli del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza, a casa di un pensionato di 69 anni che è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il possesso non autorizzato.

Uno dei reperti rinvenutiIn particolare, al termine di una perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di una campana navale appartenente al relitto sommerso del “Caccia Torpediniere Lince”, nonostante esplicita richiesta avanzata dal competente ente comunale per la successiva consegna al locale museo. Nel medesimo contesto, sono stati rinvenuti e sequestrati due piedi integrali di anfore, un collo di anfora e due anse di anfora.