Si appropria di 300.000 euro, sospesa funzionaria dell’Asp di Cosenza

Carlomagno

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Asp Cosenza

Gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare interdittiva e di sequestro preventivo, emessa dal gip del Tribunale di Cosenza, nei confronti di una donna di 61 anni, dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, accusata di essersi appropriata di ingenti somme di denaro.

La donna, che svolge funzioni amministrative presso la commissione medica locale per patenti di guida di Cosenza, si sarebbe appropriata della somma complessiva di 294.820 euro, sottraendola da conti correnti postali intestati alla commissione medica locale.

L’indagine ha preso il via da una denuncia presentata agli inizi del 2017 dal presidente della commissione medica locale di Cosenza, il quale si era visto recapitare una verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché una contestazione per violazione di norme in materia fiscale, in particolare per quanto attiene il mancato versamento della ritenuta d’acconto per l’anno 2013.

Le successive verifiche svolte dal presidente della Commissione avevano indirizzato i sospetti sulla donna, che gestiva la documentazione contabile. Le indagini, durate complessivamente oltre un anno, che hanno visto l’acquisizione di una mole notevole di documentazione bancaria e di riscontri di analisi di conti correnti, hanno portato a raccogliere concreti ed oggettivi elementi a carico dell’indagata, che avrebbe, a partire del 2013, apposto la firma falsa del presidente della commissione su svariati assegni (quasi 200), che successivamente si era intestata quale beneficiaria, per poi versarli su un suo conto corrente.

La somma distratta era fino ad allora di più di centomila euro. Ma ulteriori approfondimenti investigativi hanno poi permesso di accertare che il comportamento illecito dell’indagata risaliva a prima del 2013.

Altre verifiche hanno quindi portato ad accertare l’indebita appropriazione di notevoli somme di denaro a partire dal 2009, in questo caso per un importo complessivo prossimo ai duecentomila euro.

Il gip ha così disposto la sospensione della donna dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di 12 mesi e il sequestro preventivo, per equivalente, delle somme depositate su conti correnti bancari, di titoli di stato e di beni. Sono stati pertanto sequestrati due immobili a Cosenza, un’auto Smart Forfour, un conto corrente e alcuni titoli intestati all’indagata.