Guccione: “Anas vuole chiudere gli uffici di Cosenza”

A rischio anche il trasferimento del personale: si tratta di circa 300 persone. Il consigliere regionale presenterà un ordine del giorno per impegnare la Giunta a intervenire sul premier Conte

Carlomagno

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Guccione: Anas vuole chiudere gli uffici di Cosenza
La sede Anas di Cosenza

“Un nuovo progetto di riorganizzazione territoriale dell’Anas penalizza la Calabria e, in particolare, la provincia di Cosenza. Nello specifico prevede la definitiva chiusura e svuotamento di competenze e del personale dell’Ufficio dell’A2 del Mediterraneo che ha sede a Cosenza”.

Lo afferma in una nota il consigliere regionale progressista Carlo Guccione. “Un ufficio – prosegue – istituito addirittura con legge nazionale numero 781 del 14 novembre 1984 (all’epoca ufficio Anas per l’autostrada Salerno-Reggio Calabria con sede a Cosenza), con le seguenti competenze: l’autostrada Sa-Rc; la strada di grande comunicazione Paola-Cosenza-Crotone, limitatamente alla tratta Cosenza-Crotone; la strada di collegamento tra lo svincolo autostradale Grimaldi-Altilia e l’abitato di Colosimi”.

“A Cosenza – spiega Guccione – hanno sede anche gli uffici dell’Area Compartimentale Calabria e oggi gestiscono 650 chilometri di rete stradale. L’Ufficio A2 del Mediterraneo ha curato, in questi anni, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria garantendo la mobilità e la circolazione h24. E oggi il Consiglio di amministrazione di Anas decide di sopprimere l’ufficio, trovando un accordo su un modello a sedici compartimenti escludendo proprio l’ufficio speciale di Cosenza”.

“A rischio anche il trasferimento e la dislocazione del personale: parliamo di circa 300 persone”, sottolinea il consigliere regionale. “Questa nuova riorganizzazione territoriale non farebbe altro che svuotare le competenze dell’ufficio dell’A2 con sede a Cosenza. Non dimentichiamo, tra l’altro, che lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo non sono stati ultimati 58 chilometri del tratto calabrese”.

“E gran parte sono in provincia di Cosenza e, in particolare, nella tratta Altilia-Grimaldi, tra le più pericolose e dove si sono verificati il maggior numero di incidenti stradali. Il Governo ha deciso di rinunciare alla corsia di emergenza e agli interventi di adeguamento e ha ripiegato su un piano di manutenzione straordinaria del tracciato esistente. Ecco perché l’Ufficio di Cosenza non può essere soppresso e deve continuare ad occuparsi della manutenzione di questa tratta che deve essere fatta con criteri e tecniche diverse rispetto alla viabilità ordinaria”.

“Gestione che non può essere affidata a compartimenti differenti. Così come è necessario che la sede di Cosenza continui ad agire nell’immediatezza nel caso di eventi calamitosi, incidenti, deviazioni di traffico per rendere h24 transitabile la tratta senza corsia di emergenza. Tra l’altro i sistemi di controllo, sorveglianza, sicurezza e telecomunicazione sono stati progettati e attuati secondo una struttura che prevede un unico centro direzionale”.

“Nel prossimo Consiglio regionale – conclude Carlo Guccione – presenterò un ordine del giorno per impegnare la Giunta a intervenire sulla questione e ad interessare il presidente del Consiglio dei ministri ed il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per far recedere l’Anas da questo nuovo progetto di riorganizzazione territoriale”.