Lande desolate, chiesto il processo per Oliverio, Adamo e Bruno Bossio

Carlomagno

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Mario Oliverio, Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo
Da sinistra Mario Oliverio, Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, accusato di abuso d’ufficio e corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Lande desolate”, della DDA, su alcuni appalti gestiti dalla Regione Calabria e che vedono al centro l’imprenditore romano Giorgio Ottavio Barbieri, ritenuto dai pm antimafia vicino al clan Muto di Cetraro.

Dall’inchiesta sono emersi presunti illeciti, in particolare, nella gestione da parte della Regione Calabria degli appalti riguardanti l’aviosuperficie di Scalea, l’ovovia di Lorica e il rifacimento di Piazza Bilotti, l’unica delle tre opere pubbliche che è stata portata a termine.

L’inchiesta, nel dicembre 2018, aveva portato all’emissione a carico di Oliverio di un provvedimento di obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, dove risiede, poi revocato dalla Corte di Cassazione.

Il rinvio a giudizio è stato chiesto anche per l’ex vicepresidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, e per la moglie di quest’ultimo, Enza Bruno Bossio, deputata del Pd, accusati di corruzione. L’udienza preliminare è stata fissata per il 17 ottobre.