Donna muore dopo il parto, indagini. Ferro: “Vicenda agghiacciante”

Dramma All'ospedale di Cetraro. La donna, subito dopo il parto naturale, andato bene, avrebbe avuto una forte emorragia e poco dopo è deceduta

Carlomagno

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Sala parto

Una donna trentacinquenne residente a Montalto Uffugo, Santina Adamo, è morta nell’ospedale di Cetraro, sulla costa tirrenica cosentina, a seguito di una complicazione seguita al parto. La donna villeggiava a Fuscaldo con la famiglia, quando si è recata in ospedale per partorire.

Secondo quanto si è appreso, subito dopo il parto naturale, andato bene, la donna avrebbe avuto una forte emorragia e poco dopo è morta. I familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri di Fuscaldo.

Saranno le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, a chiarire l’esatta dinamica dei fatti. La donna era già madre di un altro bimbo di tre anni.

Per la deputata di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, si tratta di una “vicenda agghiacciante, che deve costringere i decisori politici, ad ogni livello, ad interrogarsi sulle condizioni della sanità in Calabria. Non ci sono ancora -prosegue – elementi per dire se la tragica morte della neo-mamma potesse essere evitata, questo lo accerterà la magistratura. Sono certa che i medici e i sanitari dell’ospedale di Cetraro hanno lottato con ogni forza e con ogni mezzo a propria disposizione per strappare questa donna ad un terribile destino”.

“Non possiamo però non chiederci – sottolinea la parlamentare – se la presenza di un chirurgo, se la disponibilità di un centro trasfusionale, avrebbe potuto portare ad un esito diverso. Infatti, secondo quanto riporta la stampa, nell’ospedale di Cetraro, dove nascono in media quasi due bambini al giorno, non è più possibile operare in regime di emergenza-urgenza, visto che il polo chirurgico è stato concentrato nell’ospedale di Paola insieme al centro trasfusionale”. “Di fronte ad una giovane vita spezzata, di fronte ad una famiglia dilaniata dal dolore quando avrebbe dovuto vivere il suo momento più felice, non ci sono motivazioni economiche che possano reggere. Da donna – prosegue Wanda Ferro – esprimo la mia solidarietà a questa famiglia, ad un padre distrutto dal dolore, ad un bimbo che crescerà senza la propria mamma”.