Donna trovata col cranio sfondato in una roulotte, fermato un calabrese

Terribile omicidio la scorsa estate in Toscana. In manette un uomo di San Nicola Arcella accusato di avere ucciso la compagna a martellate e di aver nascosto il corpo legato nel mezzo.

Carlomagno

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I Carabinieri di Lucca hanno arrestato a San Nicola Arcella, centro dell’Alto Tirreno Cosentino, Graziano Zangari, quarantaseienne calabrese, con la pesantissima accusa di omicidio aggravato ed occultamento di cadavere. Il decreto di fermo è stato emesso dalla procura Toscana.

L’uomo, operaio presso una ditta edile di Viareggio, è ritenuto l’autore dell’omicidio di Chiara Corrado, quarantenne originaria di Pisa, il cui corpo è stato trovato in avanzata decomposizione all’interno di una roulotte la sera di domenica scorsa 17 novembre.

Il cadavere, nascosto in un telo di plastica sigillato con del nastro adesivo, aveva le mani ed il collo legati con delle corde e presentava una frattura del cranio.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Lucca e condotte dai militari del Nucleo investigativo di Viareggio, supportati dalla scientifica, hanno consentito di identificare la vittima sul cui corpo sono stati riscontrati particolari elementi distintivi che hanno permesso di risalire al presunto autore dell’efferato delitto, avvenuto presumibilmente tra la fine di luglio e la prima metà dello scorso mese di agosto.

Secondo i primi esami, la donna è stata colpita alla testa con un oggetto contundente che ne hanno causato il decesso. Il movente del delitto, stando alle prime indagini, sarebbe riconducibile ad un relazione conflittuale tra i due. Zangari, dopo il delitto, avrebbe celato il cadavere di Chiara Corrado nella roulotte, che ha poi chiuso con un lucchetto.

All’interno del box in uso all’indagato, i militari hanno rinvenuto in un sacco, delle corde e dei guanti del tutto simili a quelli presenti sulla roulotte, nonché un cuscino intriso di sangue e vari oggetti ed indumenti femminili.