Arresto Prefetto, martedì interrogatorio di garanzia per Galeone

L'ex rappresentante del governo sarà interrogata dal gip Letizia Benigno, con l'assistenza dei suoi difensori di fiducia, gli avvocati Nicola Carratelli e Franco Sammarco. 

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Paola Galeone

E’ stato fissato per martedì 7 Gennaio, alle ore 12, l’interrogatorio di garanzia di Paola Galeone, l’ormai ex prefetto di Cosenza posta agli arresti domiciliari nella sua abitazione, a Taranto, con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità.

La Galeone, secondo l’accusa, avrebbe indotto l’imprenditrice Cinzia Falcone, referente di un centro di accoglienza per migranti e presidente dell’associazione Animed, ad emettere una fattura fittizia da 1.220 euro per spendere le somme residue del fondo di rappresentanza della Prefettura che altrimenti sarebbe stata restituita al ministero dell’Interno.

Paola Galeone sarà interrogata dal gip Letizia Benigno, con l’assistenza dei suoi difensori di fiducia, gli avvocati Nicola Carratelli e Franco Sammarco. La Galeone nella giornata di ieri è stata sospesa dal ministro dell’Interno in via cautelativa.

La Galeone lo scorso 28 Dicembre è stata intercettata dalla Polizia mentre intascava una busta con 700 euro dalla Falcone, con cui si erano dati appuntamento. L’accusatrice, dopo la proposta del patto corruttivo avvenuta prima di Natale, non ha detto subito di no ma – secondo quanto riferito in una intervista – si sarebbe prima consultata coi familiari e poi ha denunciato tutto alla Squadra mobile. Gli agenti hanno successivamente organizzato la trappola. Intanto le indagini della Procura proseguono per accertare