Cosenza, il Comune non paga più il Fitto casa: “E’ già nel Reddito di cittadinanza”

Per Palazzo dei Bruzi c'è il rischio di erogare contributi doppi. Nel Rdc c'è già una quota destinata all'affitto. In ogni caso, per l'emergenza abitativa in arrivo nuove misure dalla Regione.

Carlomagno

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palazzo dei bruzi comune di cosenzaL’intervento della misura governativa del Reddito di cittadinanza, che prevede già una quota parte destinata al contributo per chi paga l’affitto, ha indotto l’Amministrazione comunale di Cosenza a sospendere, per il 2020, i contributi per la locazione degli immobili, il più noto “Fitto Casa”. Lo fa sapere Palazzo dei Bruzi in una nota.

La decisione è stata assunta in quanto la misura adottata in passato dal Comune come forma di aiuto alle famiglie disagiate e senza una casa, ha rappresentato per anni una forma di mero contributo e non una misura obbligatoria per legge, in quanto non rientra tra i servizi locali indispensabili dei Comuni.

A garantirla era il Comune stesso con propri fondi di bilancio. Con l’accesso al Reddito di cittadinanza si potrebbe, pertanto, profilare una duplicazione del beneficio. Di qui la decisione dell’Amministrazione comunale che ha adottato la sospensione dei contributi anche in un’ottica di contenimento delle spese complessive.

Il Comune ha, inoltre, pubblicato, l’8 gennaio scorso, il bando, di competenza regionale, per l’assegnazione di contributi per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione per il 2020, ai sensi della legge n. 431/98 relativa al “Fondo nazionale per il sostegno dell’accesso alle abitazioni in locazione”. I termini del bando scadranno il prossimo 8 marzo.

L’Amministrazione comunale, pertanto, in presenza di misure alternative idonee a fronteggiare l’emergenza abitativa, ha deciso di non erogare più contributi con propri fondi di bilancio, anche per evitare che il contributo per il fitto casa fosse percepito più di una volta dagli stessi beneficiari.

Sono, intanto, allo studio del Settore Welfare forme di accompagnamento dei cittadini per dare loro suggerimenti e delucidazioni adeguate sull’accesso alle misure previste.

Come funzionava il Fitto casa
Ogni anno il comune dava un sostegno a chi aveva difficoltà a pagare l’affitto. Si presentava la domanda e dopo aver stilato una graduatoria, i cittadini coi requisiti percepivano una quota anche fino a 300 euro per pagare la locazione. Oggi invece chi percepisce il reddito, prende una quota fino a un massimo di 280 euro per pagare il fitto, dipende dai casi.