Clamoroso, il senatore grillino Nicola Morra non ha votato per il M5s

Il presidente della Commissione Antimafia ammette di non aver votato per la scelta dei vertici di candidare "l'ambiguo" Aiello, in piena campagna tirato in ballo per il cugino mafioso morto 5 anni fa.

Carlomagno

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Clamoroso, il senatore grillino Nicola Morra non ha votato per il M5s
Il senatore Nicola Morra

“Non votato per il M5s. Sono il presidente della commissione parlamentare Antimafia. E non potevo votare una lista con anche una semplice ambiguità. E per questo mi è stato impedito, di fatto, di votarla”. Clamorosa ammissione del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra, grillino della prima ora, che in una intervista al Corriere riferisce di non aver votato per nessuno. Dichiarazioni destinate a riaprire polemiche nella galassia pentastellata, e forse un intervento del reggente Vito Crimi.

Il “suo” movimento in Calabria ha racimolato il 7,35% con il candidato Francesco Aiello. Sarebbe bastato qualche decimale per consentire al M5s di superare lo sbarramento dell’8% ed entrare in Consiglio regionale. Sarebbe bastato l’impegno di tanti militanti vicino al senatore per permettere un risultato migliore, ma così non è andata. Quella percentuale risulta infatti frutto del solo impegno del professore e dello zoccolo duro del movimento: iscritti e simpatizzanti.

Morra nell’intervista Nicola Morra fa trapelare i malumori generati dalla scelta del candidato, perplessità espresse anche in video del senatore grillino apparso sui social in cui dice, fra le altre cose, che nel M5s non si fa squadra. Alla domanda su chi siano le responsabilità della candidatura di Aiello il presidente dell’Antimafia risponde: “Coloro che hanno assunto il ruolo di responsabili regionali per la formazione delle liste”, riferendosi, senza citarlo, al parlamentare pentastellato Paolo Parentela, responsabile calabrese per queste elezioni, ma nel mirino c’è soprattutto il capo politico Luigi Di Maio che è apparso per due volte sul palco con Aiello, mentre Morra ed altri pezzi grossi del movimento in Calabria hanno disertato volutamente la campagna del docente, e forse anche le urne.

Dopo l’indicazione di Aiello, votato su Rousseau dal 53% degli iscritti grillini, in piena campagna elettorale, il presidente dell’Antimafia tira fuori una storia che ha decretato l’insuccesso di domenica. Quella del cugino mafioso del docente Unical, ucciso in un agguato nel comprensorio del Reventino. Aiello aveva tentato di difendersi, dicendo che i parenti non si scelgono, che lui non è mafiso, ma il danno era ormai fatto, nonostante l’intervento in sua difesa dell’europarlamentare Laura Ferrara, che ha accusato il senatore di “attacchi beceri”.

Oggi l’incredibile confessione di Nicola Morra che riferisce di non aver votato per quello stesso movimento in Calabria che gli ha consentito di essere eletto per due volte parlamentare della Repubblica, dato notorietà e la possibilità di sedersi in postazioni di potere. (d.g.)