Scandali giudiziari a Catanzaro, in città la commissione del Csm

Carlomagno

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Corte di Appello CatanzaroLa prima commissione del Csm è arrivata, lunedì pomeriggio, al palazzo di giustizia di Catanzaro per effettuare un’indagine conoscitiva sulla situazione degli uffici giudiziari del distretto catanzarese.

La Commissione, presieduta dal togato Sebastiano Ardita, sentirà in audizione i capi degli uffici giudiziari e i magistrati del distretto, per una “ricognizione complessiva delle condizioni ambientali”, secondo quanto riferito nei giorni scorsi da una nota del Csm nella quale si evidenziava che “i magistrati di Catanzaro sono impegnati in rilevanti indagini e processi nei confronti della criminalità organizzata”.

Nelle scorse settimane, la prima commissione del Csm aveva aperto una procedura di trasferimento d’ufficio nei confronti del procuratore generale della Corte d’Appello di Catanzaro, Otello Lupacchini, poi trasferito a Torino in via cautelare, nell’ambito dell’azione disciplinare avviata a suo carico per alcune dichiarazioni pubbliche che avrebbero delegittimato il capo della procura Nicola Gratteri all’indomani del maxi-blitz anti-‘ndrangheta “Rinascita Scott” disposto dalla Dda catanzarese.

Stessa decisione era stata presa per l’ex aggiunto della Dda Vincenzo Luberto trasferito a Potenza dopo una inchiesta che lo riguarda per corruzione. La commissione del Csm ascolterà, tra gli altri, il presidente della Corte d’appello, Domenico Introcaso, e lo stesso capo della procura Gratteri.

Nella sostanza, la commissione vuole sapere cosa sta succedendo nel distretto giudiziario catanzarese travolto da scandali e inchieste. Riflettori puntati soprattutto sugli uffici giudiziari dopo la sconvolgente inchiesta Genesi della Dda di Salerno che lo scorso 15 gennaio è culminata con l’arresto del giudice Marco Petrini, presidente di sezione della Corte di Appello, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Secondo quanto emerso dalle indagini il magistrato in cambio di soldi, regalie e prestazioni sessuali, aggiustava processi e sentenze. Dopo l’arresto Petrini ha parlato con i pm salernitani e le sue scottanti dichiarazioni potrebbero portare a nuovi clamorosi sviluppi.