Santelli incassa e rilancia: via libera a seconde case e cimiteri. Possibile andare a funghi e a pesca

La governatrice della Calabria attenua alcune restrizioni imposte dal governo. "Secondo i dati delle autorità sanitarie nazionali il rischio epidemico nella nostra regione è basso"

Carlomagno

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Jole Santelli candidata
Jole Santelli

La presidente della Regione Calabria Jole Santelli incassa con “rammarico” la sentenza del Tar Calabria, e parla di una “vittoria di Pirro per il governo”. Ma in attesa di una “conferma” di riapertura di bar e ristoranti che palazzo Chigi potrebbe anticipare al 18 maggio, riparte in contropiede e rilancia, attenuando le restrizioni in cui sono costretti da due mesi i calabresi. Lo fa con una nuova ordinanza, in vigore da domani 10 Maggio.

Secondo quanto prevede il provvedimento è possibile ai calabresi raggiungere le seconde case in Calabria con un solo familiare convivente a patto di rientrare nella stessa giornata; fare attività sportiva all’aria aperta, anche in circoli sportivi purché fuori e distanziati (restano sospese palestre e piscine. Interdetti gli spogliatoi delle strutture).

E’ inoltre possibile andare a funghi (tra poco è tempo di porcini); fare pesca sportiva e ricreativa sempre nel rispetto delle precauzioni sanitarie. Sono consentiti all’interno dell’intero territorio regionale, in forma individuale o insieme a persone conviventi, gli spostamenti delle persone fisiche per fare la spesa.

Secondo l’ordinanza, è possibile fare visite ai propri defunti al cimitero (da fare nell’ambito dello stesso nucleo familiare). E’ “concessa” l’assistenza a persone non autonome (autistici, disabili eccetera) e la toelettatura dei cani. Tutte norme in cui siano previste distanziamento interpersonale e le precauzioni sanitarie prescritte dal governo.

Un’ordinanza, viene spiegato, in linea con quanto già disposto in altre regioni, contestuale all’invio da parte del Ministero della salute e dell’Istituto superiore di sanità del Report regionale contenente le prime valorizzazioni degli indicatori del 30 aprile 2020, concernente i criteri per il monitoraggio del rischio sanitario presente nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020, unitamente alla relativa classificazione del rischio.

Dal Report si evince che, al 6 maggio 2020, la Calabria viene considerata a rischio basso e con una riduzione nel trend dei casi da Covid-19. Dunque un territorio che, allo stato attuale, si configura come caratterizzato da una debole probabilità di diffusione del virus e una conseguente transizione dalla fase 1 di lockdown alla cosiddetta fase 2.