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Momenti di tensione a Cosenza, davanti alla prefettura, dove un gruppo di persone ha inscenato una manifestazione per protestare per l’insufficienza delle politiche a sostegno delle famiglie più bisognose.
I manifestanti hanno tentato di fare irruzione nel palazzo di governo con cassette di legno vuote che, a loro avviso, simboleggiano “lo stato di crisi e necessità delle famiglie in questo difficile momento”.
“Siamo qui – ha spiegato uno dei manifestanti, Ferdinando Gentile – per rimarcare la questione dell’emergenza abitativa, visto che non sono arrivate risposte in questi mesi, la variazione di bilancio dai revisori non è stata fatta e ci sono tante famiglie in difficoltà. Situazione aggravata dalla crisi sanitaria”.
E’ stato esposto uno striscione con la scritta: “Affitti, bollette, reddito, cassa integrazione, partita iva, posti di lavoro: vogliamo risposte”. In piazza è intervenuta la polizia per il rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento.
Domenica mattina in corso Mazzini la titolare di un bar si è incatenata per protestare contro la chiusura delle attività. I commercianti, chiusi per decreto, non hanno ricevuto ancora alcun aiuto dallo Stato ma sono costretti comunque a pagare bollette, affitti e altri balzelli senza poter incassare un euro. Una situazione che sta portando all’esasperazione diversi esercenti e le loro famiglie.