Ferrara annuncia: “La Metroleggera non si farà”. Vicesindaco Caruso: “Disfattista”

Carlomagno

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“La metro leggera che dovrebbe collegare Cosenza, Rende e l’Unical non si farà”. Ne è convinta l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara che lo scorso aprile aveva interrogato la Commissione europea per sapere la possibilità di riprogrammare le risorse della metroleggera su altri obiettivi.

L’eurodeputata aveva chiesto alla Commissione alcune questioni in merito alla metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical. Ossia a quanto ammontano le risorse impegnate nel progetto e se la Commissione intendeva invitare l’Autorità di gestione del POR Calabria a riprogrammare quelle risorse verso progetti di supporto all’emergenza Covid-19.

Il 16 maggio, arriva la risposta scritta da Bruxelles a firma di Elisa Ferreira. Nella nota viene spiegato che “l’importo complessivo previsto dal programma operativo regionale della Calabria 2014-2020 a sostegno della realizzazione del progetto Metrotranvia è pari a 160 milioni di euro”.

Al secondo punto si legge che “Alla fine di febbraio 2020 l’autorità di gestione ha comunicato alla Commissione in forma scritta che i costi stimati sono aumentati di ulteriori 60 milioni di euro. Tale aumento mette in discussione la redditività economica del progetto sulla base delle valutazioni effettuate nel 2012. L’autorità di gestione ha inoltre comunicato che l’attuazione del progetto sta risentendo di gravi ritardi e che intende ritirarlo. La Commissiona non ha tuttavia ricevuto finora alcuna dichiarazione ufficiale di ritiro”.

Replica il vicesindaco di Cosenza Francesco Caruso: “Ferrara Disfattista”
“Non ci sorprende l’annuncio disfattista dell’On.Laura Ferrara che, in coerenza con l’orientamento di una parte ben individuabile del Movimento 5 stelle, vocata ad opporsi in generale alla realizzazione di opere pubbliche e, in particolare, ad ostacolare in ogni modo lo sviluppo della città di Cosenza, esprime compiaciuta soddisfazione per una presunta volontà, da parte dell’autorità di gestione del POR, di ritirare il progetto per la realizzazione della metro tranvia Cosenza-Rende-Università”. Lo afferma il Vicesindaco e Assessore alla riqualificazione urbana di Palazzo dei Bruzi Francesco Caruso in una dichiarazione nella quale replica alle dichiarazioni diffuse in mattinata dall’europarlamentare Laura Ferrara. “L’esultanza fuori luogo della parlamentare europea – sottolinea inoltre l’Assessore Caruso – non solo esprime contrarietà alla realizzazione di un’importante opera pubblica come la metro tranvia Cosenza-Rende-Università, ma spazza via, presuntuosamente, un orientamento ben consolidato nel mondo intero, che è quello che si è fatto strada subito dopo la pandemia da Covid-19 e che prevede nuovi sistemi di mobilità sostenibile ed alternativa. La metro tranvia di collegamento tra Cosenza, Rende e l’Università, non solo risponde ad un modello democratico di mobilità, ma rappresenta un’opera strategica per tutto il territorio urbano, mostrandosi coerente ai principi della sostenibilità ambientale, in quanto opera ecologica elettrica il cui impatto è notevolmente ridotto

Ecco l’interrogazione di Laura Ferrara
“Il grande progetto per un sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e Università della Calabria, come riportato nella risposta all’interrogazione E-002756-19, è fonte di grande preoccupazione per la Commissione.

La mancata approvazione del progetto esecutivo, le questioni irrisolte del tracciato e le lungaggini connesse ai tempi di realizzazione di tale progetto infrastrutturale rendono estremamente difficile che la costruzione dell’intera linea metropolitana possa concludersi entro la chiusura del periodo di programmazione 2014-2020.

Tanto premesso, considerata la situazione emergenziale causata dal propagarsi dell’epidemia Covid-19, considerata la recente proposta legislativa della Commissione finalizzata a liberare e spendere rapidamente fondi europei tuttora non impegnati, considerati i ripetuti inviti rivolti all’Autorità di gestione (AdG) al fine di preparare piani alternativi al grande progetto Metrotranvia, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

1. A quanto ammontano le risorse, a valere sul POR Calabria 2014/2020, ad oggi non ancora contabilmente impegnate nel suddetto grande progetto?

2. Intende la Commissione invitare l’Autorità di gestione del POR Calabria a riprogrammare le suddette risorse verso progetti di supporto all’emergenza Covid-19, conformemente a quanto dispone l’articolo 30 del regolamento (UE) n.1303/2013 o secondo la recente procedura semplificata proposta dalla Commissione?

3. Intende promuovere l’uso delle risorse (non impegnate) di tutti i POR 2014/2020 verso ogni azione utile a fronteggiare l’emergenza, mantenendo i vincoli territoriali di spesa propri dei programmi operativi regionali?”

La risposta della Commissione europea
IT
P-002009/2020
Risposta di Elisa Ferreira
a nome della Commissione europea
(16.5.2020)

“L’importo complessivo previsto dal programma operativo regionale della Calabria 2014-2020 a sostegno della realizzazione del progetto Metrotranvia è pari a 160 milioni di EUR.

Alla fine di febbraio 2020 l’autorità di gestione ha comunicato alla Commissione in forma scritta che i costi stimati sono aumentati di ulteriori 60 milioni di EUR. Tale aumento mette in discussione la redditività economica del progetto sulla base delle valutazioni effettuate nel 2012. L’autorità di gestione ha inoltre comunicato che l’attuazione del progetto sta risentendo di gravi ritardi e che intende ritirarlo. La Commissiona non ha tuttavia ricevuto finora alcuna dichiarazione ufficiale di ritiro.

Le proposte per l’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII e CRII+), presentate dalla Commissione in risposta alla pandemia di Covid-19, permettono agli Stati membri di mobilitare le risorse del Fondo di coesione e destinarle a tre priorità fondamentali per far fronte all’attuale emergenza e alle relative ripercussioni economiche: la spesa sanitaria, il sostegno ai regimi di riduzione dell’orario lavorativo e il sostegno al capitale circolante delle piccole e medie imprese”.