Bimbo morto in piscina a Cosenza, assolti gli imputati

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
piscina
Archivio

Assoluzione perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza del giudice monocratico di Cosenza Giovanni Garofalo, per tutti gli imputati del processo per la morte di Giancarlo Esposito, il bambino di quattro anni deceduto il 2 luglio del 2014 mentre si trovava nella piscina comunale di Campagnano.

Le persone assolte sono Carmine Manna, legale rappresentante della società che gestisce l’impianto sportivo, e le educatrici Franca Manna, Luana Coscarello, Martina Gallo e Ilaria Bove.

Il pubblico ministero, Maria Francesca Cerchiara, aveva chiesto la condanna a cinque anni di reclusione per tutti gli imputati, ma il giudice non ha accolto la richiesta, ritenendo valide le tesi difensive degli avvocati Marcello Manna, Concetta Coscarella e Sabrina Rondinelli.