Uccise il padre a Rossano, “libero” dopo due anni e mezzo

Carlomagno

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aula tribunale

Dopo due anni e mezzo dall’omicidio e l’importante riduzione di pena concessa dalla Corte di Assise di Appello di Catanzaro, Cesare Vitale è stato autorizzato ad uscire autonomamente dalla struttura nella quale si trova agli arresti domiciliari. Il 39enne, ingegnere, è accusato di aver ucciso il proprio padre il giorno di Natale di due anni e mezzo fa. L’uomo è difeso dall’avvocato penalista Francesco Nicoletti.

LA VICENDA Il 25 dicembre 2017 Giuseppe Vitale detto “Tonino”, Cancelliere del Tribunale di Castrovillari, era stato colpito a morte da due colpi di fucile all’interno della propria abitazione a Rossano.

Nell’immediatezza del fatto era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, e successivamente destinatario della misura in carcere, il figlio Cesare Vitale, accusato di omicidio.

Nel corso del procedimento la misura è stata affievolita con la concessione dei domiciliari presso una struttura dalla quale ora, dopo la conclusione del giudizio di secondo grado che ha fatto registrare una consistente riduzione di pena, l’uomo è stato autorizzato ad uscire autonomamente.