Da mesi senza stipendio, protestano operai del Consorzio bonifica di Trebisacce

Carlomagno

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Sono saliti per protesta sul tetto della centrale idroelettrica in contrada Insiti a Corigliano Rossano 15 operai che lavorano per il Consorzio di bonifica di Trebisacce, rimasti senza stipendio da cinque mesi.

Oltre agli operai sul tetto, tutti padri di famiglia, sul posto ci sono i colleghi che stanno protestando per far valere i propri diritti. Uno di loro ha accusato un malore, probabilmente dovuto ad un improvviso innalzamento della pressione, ed è stato soccorso e portato in ambulanza in ospedale.

Gli operai lamentano la mancanza di stipendio da cinque mesi e le mancate certezze emerse da un incontro con l’ente che si è tenuto la scorsa settimana. Il Consorzio di bonifica vanterebbe crediti dalla Regione, non ancora ottenuti, dunque avrebbe difficoltà a pagare gli stipendi. La protesta andrà avanti fino a quando non ci saranno certezze sul pagamento delle mensilità. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

Intanto sulla questione è intervenuto l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che per Mercoledì 7 Ottobre (con inizio fissato alle 15) negli uffici della Cittadella, terrà un incontro al quale prenderanno parte, insieme all’Assessore ed ai vertici del Dipartimento Agricoltura, anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil ed i referenti del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, oltre che dell’Anbi Calabria. “Al centro del confronto, – informa una nota di Gallo – la grave situazione dei dipendenti dell’ente consortile, che vantano diverse mensilità arretrate”.

“D’intesa con i sindacati – dice l’Assessore Gallo – ho ritenuto opportuno, doveroso, convocare con urgenza un faccia a faccia sulla tematica, sia al fine di chiarire gli esatti contorni della vicenda, sia per contribuire a ricercare possibili soluzioni alla stessa”. “La situazione – prosegue Gallo – è alquanto delicata ed evidenzia il forte bisogno di un radicale cambio di rotta rispetto alle scelte gestionali e strategiche del passato, anche recente. Per tutelare i diritti dei lavoratori ed al tempo stesso assicurare l’erogazione di servizi essenziali, occorrono senso di responsabilità e discontinuità, mettendo l’interesse dei cittadini, dei lavoratori e dell’agricoltura calabrese in cima alle priorità”.