Vanta un credito da un uomo, lo picchia e lo manda in ospedale: arrestato

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato e posto agli arresti domiciliari, un 48enne domiciliato a Rocca Imperiale con l’accusa di tentata estorsione e lesioni personali aggravati. Il provvedimento è stato emesso dal giudice su richiesta della procura di Castrovillari.

Le indagini, svolte dai militari di Roseto Capo Spulico, sono scaturite a fine settembre, quando la vittima ha subìto un violento pestaggio ad opera dell’odierno arrestato, tanto da farlo andare in ospedale, dove gli sono stati riscontrati traumi e contusioni con una prognosi di 20 giorni.

Scattate le investigazioni, è stato accertato che il 48enne vantava un credito di 500 euro verso la vittima, riconducibile all’anno prima e dal momento che quest’ultima non era riuscita ancora a saldarlo, l’indagato l’aveva dapprima minacciato di spacciare cocaina per suo conto, circostanza assolutamente rifiutata e quindi era passato alle vie di fatto.

Stando a quanto ricostruito, l’indagato si è portato presso l’abitazione della vittima “requisendogli” l’autovettura a garanzia del credito vantato, quindi, qualche giorno dopo, al culmine di un acceso diverbio, l’aveva colpita con pugni e calci, tanto da farla cadere a terra e sbattere la testa e la vittima finì in ospedale a Cosenza.

A supporto di quanto già ricostruito, i militari hanno acquisito le immagini di videosorveglianza, nonché testimonianze, che confermavano l’evoluzione dei fatti. Elementi che hanno consentito al gip di emettere un’ordinanza ai domiciliari perché la “pervicacia dimostrata nella richiesta di adempimento del credito e la spregiudicatezza nel compiere ben due aggressioni fisiche in danno della vittima, l’ultima delle quali in pieno giorno, disvelano una personalità proclive alla commissione di condotte criminali”.