Termina la legislatura calabrese, il Consiglio si scioglie.

Insieme alla Giunta regionale i consiglieri restano in carica fino alla proclamazione dei nuovi eletti nelle prossime elezioni. Approvata la doppia preferenza di genere e l'intitolazione formale della Cittadella a Jole Santelli

Carlomagno

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Si è sciolto il Consiglio regionale della Calabria che potrà riunirsi soltanto per provvedimenti urgenti ed indifferibili. E’ stato il presidente dell’Assemblea, Domenico Tallini, a conclusione di una seduta iniziata alle 17, a congedare i consiglieri, che restano in carica, come la giunta, fino alla proclamazione dei nuovi eletti alle prossime elezioni che si terranno in un arco temporale tra metà febbraio e metà aprile.

Si è trattato dell’atto formale che conclude la legislatura dopo la morte prematura della presidente Jole Santelli. Al termine dell’assemblea in aula c’erano solo i consiglieri di maggioranza.

Così come annunciato, quelli di minoranza hanno abbandonato l’aula dopo l’approvazione della legge che introduce la doppia preferenza di genere anche in Calabria ad eccezione di Flora Sculco (Democratici Progressisti), rimasta in aula per “votare – ha spiegato – determinati provvedimenti”.

Tra gli altri punti discussi ed approvati la proposta di legge riguardante l’abrogazione dell’istituto delle primarie per la selezione di candidati alla elezione di Presidente della Giunta regionale.

Prima della conclusione, il Consiglio ha preso atto della scelta della Giunta regionale, “come segno tangibile da condividere e accogliere”, di intitolare la Cittadella regionale alla Presidente Jole Santelli. In chiusura il Consiglio ha deliberato la presa d’atto della morte della Presidente e Tallini, dopo il ricordo della Santelli, ha congedato i consiglieri.