Parte di Via Piave sarà intitolata a Jole Santelli. La commissione approva

E' il tratto tra Via Monte San Michele fino ai Due Fiumi. Soddisfatto il presidente dell'organismo consiliare Lo Gullo. Covelli si astiene

Carlomagno

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L’attuale Via Piave a Cosenza. A sinistra il palazzo dove abitava la presidente Santelli

E’ stata votata questa mattina in Commissione urbanistica la proposta, formulata dal Presidente dell’organismo consiliare Massimo Lo Gullo, di intitolare un tratto di via Piave, quello compreso tra via Monte San Michele e il Centro Commerciale “I Due Fiumi”, a Jole Santelli, prima Presidente donna della Regione Calabria, prematuramente scomparsa il 15 ottobre scorso. Lo fa sapere una nota di palazzo dei Bruzi.

All’esame della proposta di Lo Gullo la Commissione Urbanistica ha dedicato più sedute, nell’ultima delle quali il consigliere Gisberto Spadafora aveva proposto di far confluire in un nuovo documento le firme dei componenti la commissione allargandolo anche alle firme di altri consiglieri non componenti dell’organismo consiliare, in maniera da poter contare su un orientamento più condiviso.

Nell’ultima seduta era stato ascoltato il parere tecnico del funzionario comunale Francesco Montalto, responsabile della toponomastica cittadina, che, nel ricordare la normativa che disciplina la materia, a cominciare dalla legge 1188 del 1927, ha confermato la possibilità della intitolazione nel caso intervenga una espressa deroga del Ministero dell’Interno e per i casi previsti dalla deroga stessa.

Posto in votazione, il documento integrativo proposto da Gisberto Spadafora e che era stato depositato presso la segreteria generale del Comune, ha riportato la votazione favorevole dei componenti la Commissione urbanistica Massimo Lo Gullo, Carmelo Salerno, Francesco Spadafora, Annalisa Apicella, Gisberto Spadafora, Vincenzo Granata e Maria Luisa Arsì.

Si sono espressi a favore del documento sull’intitolazione del tratto di via Piave a Jole Santelli anche i consiglieri, non componenti la commissione, Luca Gervasi, Piercarlo Chiappetta e Gaetano Cairo. Astenuto il consigliere Damiano Covelli che ha chiesto al Presidente della commissione e al segretario dell’organismo consiliare di mettere a verbale la seguente dichiarazione: “la mia posizione l’ho già espressa più volte. Io non sono d’accordo a che si sostituisca via Piave con via Santelli. Sono, però, d’accordissimo di ricordare l’on. Santelli con l’individuazione di un’altra strada, nei tempi e nei modi che prevede la legge, senza nessuna forzatura”.

Prima della votazione aveva chiesto la parola il consigliere Vincenzo Granata che aveva rinnovato l’invito ad approvare la proposta del Presidente Lo Gullo. “Una proposta – ha detto Granata – meritevole di attenzione e che è stata formulata dal Presidente Lo Gullo con il cuore e con particolare trasporto e impegno. Ero d’accordo dal primo momento – ha detto ancora Granata – e sono favorevole anche oggi, al cento per cento. Ieri, peraltro, il Consiglio regionale ha deliberato l’intitolazione a Jole Santelli della Cittadella regionale”.

Granata ha poi richiamato anche un parallelismo tra la proposta di intitolare un tratto di via Piave a Jole Santelli e una delibera recente con la quale è stata approvata la ricollocazione nel primo tratto di via Simonetta, del toponimo riguardante Guglielmo Nucci che aveva preso il posto di via Rodi (nei pressi del Cinema Italia) e che è stato affiancato, nella nuova denominazione, dall’intitolazione anche ad Anna Maria Nucci.

“Una delibera (la n.85 del 20 agosto del 2020) – ha precisato Granata – verso la quale sono favorevole, nonostante l’on. Anna Maria Nucci sia scomparsa solo nel 2017, senza che siano trascorsi i 10 anni previsti dalle legge. Non vedo, dunque,- ha ribadito Granata – perché non si debba accogliere la proposta del Presidente Lo Gullo riguardante Jole Santelli. Non vedo, infatti, differenziazioni tra il caso di cui oggi discutiamo e quello di Anna Maria Nucci o, andando più indietro negli anni, quelli di Giacomo Mancini o Riccardo Misasi”.

A supporto della sua illustrazione, Granata ha richiamato tutto il profilo normativo, a cominciare dalle legge 1188 del 1927, fino alle successive disposizioni. Si è quindi svolta la votazione e, ora che il documento è stato approvato, la segreteria generale provvederà a trasmetterlo nei prossimi giorni al Sindaco per le valutazioni della Giunta.