Peculato al Festival di Spoleto, rinviati a giudizio Oliverio, Aiello e Lucchetti

Carlomagno

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Mario Oliverio a Spoleto con Paolo Mieli

Il tribunale di Catanzaro rinviato a giudizio il presidente della regione Calabria Mario Oliverio nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nell’uso di fondi per la promozione del turismo in Umbria. L’accusa è di peculato.

Insieme all’ex governatore della Calabria andranno a processo anche Mauro Luchetti, legale rappresentante della “Hdrà”, società romana che si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi, e l’ex parlamentare del Pd Ferdinando Aiello.

L’inchiesta è relativa alle risorse utilizzate (95.000 euro) per finanziare, nel luglio 2018, un’iniziativa a Spoleto, al “Festival dei Due Mondi”, che secondo l’accusa avrebbe perseguito finalità privatistiche di promozione politica dello stesso Oliverio.

L’evento era il format giornalistico “I dialoghi di Paolo Mieli”, tenutosi a margine del festival. Per la Procura, in quel contesto “non venivano promosse le attività turistiche regionali, bensì si realizzavano le interviste tipiche di un talk show”.

La soddisfazione di Bianca Laura Granato (M5S)
“Centomila euro per promuovere l’immagine turistica della Calabria, pagare uno spot di due minuti che non sarebbe mai andato in onda, un’intervista con l’ex direttore del Corsera Paolo Mieli, il pernottamento, il vitto ed i comfort per i vip ospiti del Festival di Spoleto. L’antico vezzo dei presidenti della Regione di sprecare soldi dei calabresi per passerelle e promozioni che tornano utili solo agli amici esperti di marketing non ha un colore solo, e accomuna ogni parte politica”. È quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (M5S), componente della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, che aggiunge: “Non posso che accogliere con soddisfazione la notizia che l’ex presidente della Regione, Mario Oliverio, è stato rinviato a giudizio per peculato e dovrà rispondere di quelle spese davanti al Tribunale di Catanzaro, assieme al presidente del Consiglio d’amministrazione di Hdrà, l’ agenzia che ha sovrinteso l’organizzazione del Festival di Spoleto nel 2018, Mario Luchetti e all’ex parlamentare Ferdinando Aiello”.

“Sulla partecipazione della Regione Calabria al Festival di Spoleto – ricorda la senatrice – due anni fa ho presentato un esposto alla Procura di Catanzaro e alla Corte dei conti chiedendo l’accertamento dei fatti e delle eventuali responsabilità penali e contabili, nonché di valutare l’opportunità di allargare le indagini al complesso delle spese per la comunicazione istituzionale sostenute dalla Regione Calabria guidata da Mario Oliverio”.

“La magistratura ha ritenuto opportuno – continua la parlamentare cinquestelle – prendere in considerazione il mio esposto: non era per nulla chiaro, anche sulla base della relativa nota di annuncio da parte della Regione, come e perché la stessa abbia sostenuto una spesa di oltre 100mila euro, quale fosse la legittimità di tale esborso e quali ne siano le finalità e utilità, di là dall’esibizione mediatica del governatore”.

“La magistratura stabilirà, come da me sollecitato, se vi siano reati e danni all’erario circa la trasferta umbra di Oliverio. Purtroppo i 100mila euro che potevano essere utilizzati per assumere, per esempio, del personale sanitario – conclude Granato – sono bruciati: sarebbero tornati molto utili di questi tempi”.